Juventus Women, Alisha Lehmann racconta: «La partita all’Allianz Stadium mi ha fatto venire la pelle d’oca, è stato magico. Vi racconto questo sul mio arrivo a Torino» | OneFootball

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·12 Oktober 2025

Juventus Women, Alisha Lehmann racconta: «La partita all’Allianz Stadium mi ha fatto venire la pelle d’oca, è stato magico. Vi racconto questo sul mio arrivo a Torino»

Gambar artikel:Juventus Women, Alisha Lehmann racconta: «La partita all’Allianz Stadium mi ha fatto venire la pelle d’oca, è stato magico. Vi racconto questo sul mio arrivo a Torino»

Juventus Women, Alisha Lehmann ha ripercorso i momenti in bianconero nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento. Le parole

Al Festival dello Sport di Trento, Alisha Lehmann ha riavvolto il nastro della sua avventura alla Juventus Women, inquadrando anche le tappe dello sviluppo del calcio femminile. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.

MOMENTO PREFERITO ALLA JUVE«La partita all’Allianz Stadium. C’erano tantissimi tifosi e mi è venuta la pelle d’oca, è stato un momento magico. Mi fa ricordare perché gioco a calcio».


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ARRIVO IN ITALIA – «Quando si è famosi tutti hanno qualcosa da dire, non puoi piacere a tutti. Quando sono arrivata a Torino è stato incredibile, ho ricevuto un’accoglienza da brividi. Quando ho detto “Ciao bianconeri come stai?” Non sapevo fosse sbagliata ma in giro per Torino tutti me lo ripetevano, è stato un momento davvero bello».

SVILUPPO DEL CALCIO FEMMINILE«Cerco di migliorare il futuro alle prossime calciatrici. Quando ero giovane io hanno fatto lo stesso altre giocatrici che avevano la mia età ora, quindi sì, giochiamo per il futuro».

CALCIO E SOCIAL – «Io vorrei che la gente sapesse che se si gioca a calcio e si sta sui social non deve escludere una cosa l’altra. La comunicazione social rende più famoso il calcio femminile, ci servono tifosi e piattaforme. Voglio che le ragazzine sappiano che si può giocare a calcio anche con le unghie lunghe ed il trucco. Mi piace indossare i tacchi, ma sono comunque una professionista. L’importante è sentirsi a proprio agio, solo così potrai portare avanti la tua passione. Da adolescente mi piacevano ciglia, unghie, smalto e non era il profilo ideale per una calciatrice. Si pensa a maglie larghe e calzoncini ma io ero diversa. MI piaceva curare la mia estetica, indossavo pantaloncini più aderenti ma per me non era un problema io sono sempre stata così e non davo retta alla gente. A volte mi è stato detto che non potevo postare determinate cose della mia vita quotidiana ma siamo persone normali con una vita normale, è giusto che questo aspetto emerga».

ARRIVO ALLA JUVE – «Un’offerta dalla Juventus non puoi dire di no. Tutti vogliono giocare per una grande squadra, ero stata a lungo in Inghilterra e non puoi dire di no. Sono contenta di aver fatto questa esperienza alla Juve».

INIZI NEL CALCIO – «Ho iniziato in un paesino e con i maschi. Correvo più veloce di loro e questo mi ha dato fiducia mi ha insegnato a non smettere e ancora oggi è una delle mie principali qualità. A mia madre non piaceva molto il calcio, aveva quattro figli e quando ero adolescente facevo cosa volevo io: giravo in bici da sola e andavo a calcio. Sono diventata così anche per questo ma mia mamma mi ha sostenuta molto ed io le voglio veramente bene».

COMO – «Abbiamo una grande squadra, come avete visto ieri non molliamo mai. Lo staff ci supporta molto quindi sono carica per questa stagione».

DIFFICOLTA’ – «In una vita sempre in trasferta ci sono momenti in cui ci si dice che non ce la fai più, magari perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Lì è importante essere forti ma c’entra anche il contorno: chi ti sostiene e gli allenatori. Io sono sempre positiva come persona, preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno e questo mi facilita».

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