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·20 November 2025

Plusvalenze e manovre stipendi, dopo 34 mesi scade oggi la squalifica di Andrea Agnelli

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Scadono ufficialmente oggi i 34 mesi di inibizione per l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli. L’ex dirigente bianconero (che resta tra i principali azionisti della Giovanni Agnelli BV, la cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann, e quindi a cascata anche di Exor, la holding di famiglia) infatti era stato sanzionato dal Tribunale FIGC con complessivi 34 mesi di stop, a partire dal gennaio 2023.

Agnelli in particolare era stato condannato inizialmente a 24 mesi di inibizione il 20 gennaio 2023 per il caso plusvalenze, con una seconda condanna a 16 mesi di inibizione, poi ridotti a 10 dalla Corte federale d’appello, per quanto riguarda la manovra stipendi nel luglio 2023. I 34 mesi di inibizione complessivi, partiti il 20 gennaio 2023, scade quindi ufficialmente oggi, con Agnelli che potrebbe tornare ad avere ruoli in ambito FIGC, UEFA e FIFA a livello di club e di istituzioni.


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Dal punto di vista penale, la vicenda plusvalenze si era invece conclusa con un patteggiamento da parte di Agnelli: “Ribadisco oggi il profondo rispetto per le Autorità competenti chiamate a valutare il mio operato, nella piena consapevolezza che le inchieste sportive e penali costituiscono sul piano personale, un capitolo molto gravoso, ma anche un utile spunto di analisi per il futuro”, aveva spiegato in un messaggio

“La decisione di avanzare la richiesta di applicazione della pena, sospesa, priva di effetti civili e di sanzioni accessorie, senza riconoscimento di responsabilità , quindi coerente con la mia posizione di innocenza, è stata indubbiamente molto sofferta. Dopo aver a lungo riflettuto, sono però convinto che rappresenti la scelta più opportuna, considerando che questo procedimento penale, avviato ormai quasi quattro anni fa, si trova ancora nella fase iniziale dell’udienza preliminare e l’alternativa sarebbe stata un limbo destinato a trascinarsi ancora per moltissimo tempo. Avendone quindi oggi l’opportunità, ritengo giusto porre fine a questo lungo periodo nel pieno rispetto delle procedure”.

“Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, così come il mio legame con l’Italia e, in particolare, con Torino, la mia città. Il mio impegno di investitore sul tema della transizione energetica prosegue grazie allo sviluppo del FIEE, Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica, che opera da quasi dieci anni, sotto la guida di un management esperto”.

“Con passione continuerò, inoltre, a dedicarmi al ruolo di Presidente dell’IRCCS Istituto di Candiolo – Fondazione Piemontese per l’Oncologia, un incarico che ricopro dal 2017 e che mi rende orgoglioso, grazie al lavoro di medici e ricercatori eccezionali che quotidianamente affrontano la lotta contro il cancro, fornendo al contempo le cure per oltre trentacinquemila pazienti all’anno”.

“Infine, da oltre due anni ormai vivo ad Amsterdam città nella quale, con la mia famiglia, abbiamo scelto di stabilirci e dalla quale costruirò i miei progetti futuri”, ha concluso.

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