Juventusnews24
·11 November 2025
Sabatini racconta Spalletti: «È un genio, alla Juve può ripetere l’impresa di Napoli. Ha preso una rosa che è pane per i suoi denti, vi svelo questo aneddoto su di lui»

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A Tuttosport, Walter Sabatini ha pronunciato queste parole nei confronti di Luciano Spalletti, nuovo allenatore della Juve che ha lavorato con lui alla Roma. Le sue dichiarazioni.
SPALLETTI PARLA DI SCUDETTO – «Fa benissimo, perché è un risultato improbabile, ma non impossibile. Parlare di tricolore non è farneticante, Spalletti si è assunto una responsabilità prima di tutto coi suoi giocatori. Vuole ottenere il massimo, per cui non si accontenta del quarto posto. E poi ha un gruppo tutto sommato giovane, con giocatori non ancora campioni, ma che possono diventarlo. Solo affrontando temi scottanti, come lo scudetto, può farli crescere. D’altronde, non ho mai visto nessuno vincere a novembre. Nessuno. Credere nello scudetto non è una pazzia. Conoscerà a fondo i suoi giocatori e poi li farà volare. Se parla di scudetto, lo ricordino i tifosi, non è spacconeria. Ci crede veramente».
RAPPORTO CON SPALLETTI A ROMA – «È tutto molto più semplice di quanto si possa immaginare. Ci vedevamo tutti i giorni a Roma: lui si affacciava sempre in ufficio. La vita in simbiosi col direttore sportivo è sempre consigliabile, perché i problemi si dividono in due. L’allenatore ha bisogno di un “rifugio peccatorum”: per lui ero questo. Lo sono stato per tutti».
CALCIOMERCATO – «Non si faceva rapire da una candidatura esclusiva, lui dava solo le caratteristiche. Ma con una precisione chirurgica. Al resto pensava lui: Pizarro regista è stato una sua invenzione. Alla Juve ha tanti giocatori da poter modellare: in campo si divertirà, ha preso una rosa che è pane per i suoi denti».
LAVORO DI SPALLETTI – «Lui studia persino gli sguardi, la postura del corpo. Per me è un genio dei dettagli. Sono sicuro che alla Juve possa ripetere l’impresa di Napoli. Lui aveva bisogno di un ambiente operoso, il suo modo di essere si sposa alla perfezione con la cultura juventina. È un matrimonio perfetto anche per rilanciare Luciano dopo la Nazionale».









































