Calcionews24
·6 Oktober 2025
Sampdoria, Flachi: «Pafundi? Deve costruirsi esperienza, ma se uno come Mancini lo identifica come futuro del calcio…»

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·6 Oktober 2025
Dopo il netto 4-1 inflitto al Pescara di Vivarini, la Sampdoria ha finalmente conquistato la sua prima vittoria in campionato. Un successo che rappresenta una ventata di ottimismo per l’ambiente blucerchiato, reduce da un avvio di stagione complicato, tra contestazioni della tifoseria, pareggi amari e sconfitte pesanti. La vittoria contro il Delfino ha riportato entusiasmo e fiducia nello spogliatoio, offrendo alla squadra l’occasione di voltare pagina. Ora l’obiettivo è dare continuità ai risultati, trasformando questo exploit in un punto di svolta per il prosieguo della stagione. Le parole di Francesco Flachi su Telenord:
ANALISI MATCH – «Secondo me ci sono state delle situazioni in campo, giocando con due trequartisti, che hanno portato imprevedibilità anche nell’uno contro uno e questo ha giovato alla squadra, le ha dato sicurezza: quando porti palla davanti e hai giocatori che la sanno giocare, diventa tutto più facile, si respirava nell’aria. Il primo tempo è stato diverso rispetto ad altre partite: nonostante fossi andata sotto, c’è stata una reazione importante nel secondo tempo. In una situazione di classifica già compromessa non era scontato reagire così, ed è un segnale. Penso che questo sia il vestito giusto per esaltare le qualità di ogni singolo giocatore, perché quei due ragazzini davanti hanno qualità importanti. Le qualità ci sono, le abbiamo viste: Pafundi deve costruirsi esperienza, ma se uno come Roby (Mancini, ndr) lo identifica come futuro del calcio, meglio di lui non si può sapere, lo ha avuto in nazionale e lo ha seguito tanto. È un giocatore che in questo momento, con l’entusiasmo di una partita così, può essere determinante. Ha qualità simili a Cherubini ed è un giocatore che, quando sta bene, risalta anche loro, perché ti tiene la palla e ti dà la possibilità di fare gol o di far fare gol».
BARAK E PEDROLA – «Un’ulteriore alternativa potrebbe essere Barák: è un giocatore intelligente, con esperienza, nasce esterno d’attacco ma può fare bene anche in mezzo al campo; quando uno è bravo e intelligente si adatta a qualsiasi ruolo e può coprire qualche difficoltà in mancanza di giocatori. Ricordiamoci anche di Pedrola: purtroppo in certe situazioni non è facile fare affidamento su di lui, perché mentalmente e fisicamente può soffrire, ma quando le cose inizieranno ad andare meglio può dare una reazione diversa, sappiamo le qualità che ha e speriamo le possa tirare fuori, perché può essere determinante. Poi dipenderà da lui, e se a gennaio arriverà qualcosa che risolve un po’ la difesa e prende una punta, non c’è bisogno di stravolgere tanto. Il calcio è così, non si sa mai cosa può succedere».