Torino, Asllani svela: «Credo nel progetto Torino. Scudetto con l’Inter? Ecco cosa ho provato. E con Calhanoglu…» | OneFootball

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·19 September 2025

Torino, Asllani svela: «Credo nel progetto Torino. Scudetto con l’Inter? Ecco cosa ho provato. E con Calhanoglu…»

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Kristjan Asllani si racconta, dal passato all’Inter, la nazionale albanese, la responsabilità, la scelta del Torino e tanto altro ancora, le sue parole

Kristjan Asllani è senz’ombra di dubbio uno degli acquisti ad aver suscitato maggior interesse della passata sessione di calciomercato del Torino. Approdato all’ombra della Mole per colmare una delle (forse la principale) lacune nello scacchiere nelle mani di Marco Baroni: il play in mezzo al campo. Toccherà infatti al talento albanese brandire le redini della manovra granata nel corso della stagione appena iniziata. In attesa di far parlare il campo Asllani ha scelto di dar voce ai ricordi, le emozioni e le ambizioni nel corso dell’ultima intervista rilasciata sul portale YouYube del club calcistico piemontese. Sentiamo alcuni dei passaggi più interessanti:

PERCHE’ ASLLANI HA SCELTO IL TORINO – «Sono voluto venire al Toro sinceramente, perché credevo in questo progetto! Mi hanno voluto fortemente anche loro, quindi per me è stata una scelta facile. Però, è anche vero che…sono stati giorni molto stressanti perché il mercato è veramente difficile. Perchè ovviamente ero all’Inter…quindi ho avuto tante offerte. All’inizio ho avuto anche paura di decidere subito di andare via, perché volevo avere un progetto tecnico che mi aiutasse soprattutto. Perché avevo bisogno di giocare e quindi ho avuto tante proposte… Mi sono preso tutta la calma del mondo però alla fine è stato molto rischioso perché ovviamente negli ultimi giorni si fa sempre più difficile. Infatti poi sono contento che sono voluto dove volevo».


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COSA L’HA CONVINTO – «È stato molto importante il pressing del presidente (Urbano Cairo, ndr), del direttore (Davide Vagnati, ndr) e dell’allenatore (Marco Baroni, ndr). Sono molto contento perché ho visto che veramente loro ci tenevano in me, credevano in me. Quindi come ho detto, è il progetto che volevo, ero contento, ho visto la mia famiglia contenta…quindi per me è tutto perfetto!»

RAPPORTO CON L’ALBANIA – «Sono nato in Albania e sono venuto in Italia a due anni. Mio papà è venuto da solo prima, è partito col gommone poi dopo siamo arrivati io e mia mamma. Però l’Albania per me è importantissima perché gioco per la nazionale albanese e veramente i tifosi sono stupendi. Ho un legame bellissimo con tutta l’Albania (ride, ndr). Ho tutti i nonni là, quindi appena ho del tempo vado a trovare i nonni perché ci tengo molto a loro, ci tengo molto alla mia famiglia, quindi per me è troppo importante l’Albania».

LA NAZIONALE E LA PARTITA CON L’ITALIA – «Ho scelto di rappresentare l’Albania perché sono albanese, però diciamo che quella partita contro l’Italia è stata bella. L’ho aspettata tantissimo e non vedevo l’ora di scendere in campo. Ho giocato con i compagni che avevo all’Inter, ho giocato con tanti ragazzi che conoscevo. Quindi è stata una bella emozione anche perchè sapevo che tanti miei amici che stanno nel mio paese in provincia di Pisa, guardavano la partita, quindi è stata un’emozione bellissima!»

IL RAPPORTO CON CALHANOGLU – «Sono stato la prima alternativa a Çalhanoğlu. Il secondo anno diciamo che è stato per me quello più positivo in campo, crescere vicino a lui è stato bellissimo. E’ un ragazzo stupendo, mi ha aiutato tutti i giorni, tutti gli allenamenti, anche fuori dal campo. Mi ha aiutato tantissimo quindi lo ringrazio. Però non solo lui, tutti i ragazzi veramente sono stati importanti per me, per la mia crescita. Adesso mi sento anche più grande come persona e come uomo, quindi sono contento di questo».

LO SCUDETTO CON L’INTER – «Uno scudetto importantissimo…perché è stato il ventesimo (sorride, ndr). La seconda stella, la festa in pullman, tutti i tifosi in Duomo. Soprattutto anche per un tifoso possiamo dire…una roba impressionante, bellissima, incredibile»

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