Yildiz Huijsen e quel segreto di Claudio Chiellini: «Son diventati star internazionali ma il rapporto d’affetto con l’ambiente Next Gen rimane eterno!» | OneFootball

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·5 September 2025

Yildiz Huijsen e quel segreto di Claudio Chiellini: «Son diventati star internazionali ma il rapporto d’affetto con l’ambiente Next Gen rimane eterno!»

Gambar artikel:Yildiz Huijsen e quel segreto di Claudio Chiellini: «Son diventati star internazionali ma il rapporto d’affetto con l’ambiente Next Gen rimane eterno!»

Yildiz Huijsen raccontati così da Claudio Chiellini. Ecco cosa ha detto l’Head of Next Gen Area sui due talenti bianconeri

Non solo calciatori, ma uomini. Non solo un serbatoio per la prima squadra, ma una vera e propria famiglia. A raccontare l’anima e la filosofia del progetto Juventus Next Gen è il suo Direttore, Claudio Chiellini, che in un’intervista a Sky ha svelato il segreto del successo della seconda squadra bianconera: un legame umano che va oltre il campo. LE PAROLE DI CLAUDIO CHIELLINI A SKY

Un legame che resta nel tempo

«I ragazzi rimangono sempre legati a questo ambiente, anche quando approdano in prima squadra», ha spiegato Chiellini. Un senso di appartenenza che si manifesta in gesti concreti: «Spesso tornano a Vinovo per seguire le partite del settore giovanile, non solo della seconda squadra ma anche della Primavera». Un legame che nasce da anni di vita condivisa, spesso nel convitto del club, e che unisce generazioni di talenti, come testimoniato da una foto scattata lo scorso anno durante l’amichevole in famiglia, con giocatori dal 2000 al 2006 tutti insieme.


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Una fabbrica di talenti e di uomini

Il progetto della Signora ha già prodotto stelle di caratura internazionale. Chiellini cita due esempi su tutti: “Kenan Yildiz“, oggi numero 10 della prima squadra, e “Dean Huijsen“, trasferitosi al Real Madrid. Ma l’obiettivo non è solo tecnico. «Il rapporto con allenatori, staff e medici rimane saldo nel tempo», ha continuato il dirigente.

La Next Gen, nelle sue parole, non forma solo calciatori, ma anche «persone consapevoli», mantenendo un forte «senso di appartenenza e continuità».

È questa la vera forza della Vecchia Signora. Un progetto che non si limita a lanciare talenti, ma crea una vera e propria famiglia bianconera, unita da un legame che dura per sempre.

PAROLE – «I ragazzi rimangono sempre legati a questo ambiente, anche quando vanno in prima squadra spesso vengono qua di nuovo a vedere le partite del settore giovanile, non solo della seconda squadra ma anche della Primavera. Spesso sono ragazzi che hanno vissuto per anni nel convitto, con calciatori sia più grandi che più giovani, quindi si crea questo rapporto tra di loro. Lo scorso anno, in occasione della partita tra Juve A e Juve B, fu scattata una foto bellissima con tanti calciatori di ogni generazione, quelli del 2000, del 2002, del 2003, quelli del 2005, del 2006, tutti insieme che parlavano. Qualcuno come Yildiz o Huijsen nel frattempo è diventato una star internazionale, qualcuno gioca ancora in Next Gen, qualcun altro va a giocare in altre squadre di Serie A, B, C o all’estero, però il rapporto con i giocatori rimane sempre e anche il rapporto di affetto verso gli allenatori, verso le persone che li hanno cresciuti, le persone della segreteria, i medici e così via, rimane in eterno».

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