Zortea: “Al Bologna ho detto subito sì, volevo alzare il mio livello. Con Italiano lavoro molto sulla tattica, bello ritrovare Sartori” | OneFootball

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·26 Agustus 2025

Zortea: “Al Bologna ho detto subito sì, volevo alzare il mio livello. Con Italiano lavoro molto sulla tattica, bello ritrovare Sartori”

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Questa mattina a Casteldebole è stato presentato alla stampa Nadir Zortea, sesto acquisto del Bologna in ordine cronologico durante il mercato estivo 2025. Il terzino destro classe 1999 è stato acquistato a titolo definitivo dal Cagliari per 7,5 milioni di euro più 1,5 di bonus, e va a completare una corsia già popolata da Lorenzo De Silvestri, affidabilissimo ma in età avanzata, ed Emil Holm Tradotto, forte ma molto fragile: ci sarà tanto bisogno di lui per garantire spinta ma anche copertura, aspetto che per sua stessa ammissione dovrà perfezionare. Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni del nuovo numero 20 felsineo anticipate da quelle del d.s. Marco Di Vaio.


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Introduzione di Di Vaio – «Nadir è un ragazzo che conoscete tutti molto bene, reduce da una grande stagione con tanti gol a Cagliari, quasi come un attaccante esterno. Siamo molto contenti del suo approdo qui perché va a rinforzare il nostro reparto difensivo, che era da completare: è stata un’operazione rapida nell’esecuzione, dato che in due giorni l’abbiamo chiusa, ma era da tempo che ci stavamo sopra e parlavamo coi suoi agenti. Ci porta qualità ed energia, è cresciuto molto negli ultimi anni a livello di prestazioni e continuità: viste tutte le partite che avremo, potrà darci una grossa mano e ritagliarsi uno spazio importante».

Occasione presa al volo – «È stato tutto molto rapido e semplice: appena ho saputo dell’interesse del Bologna ho chiesto subito al mio agente di trovare un accordo. Questa negli ultimi due anni è stata una delle migliori squadre in Italia e sentivo bisogno di alzare il mio livello».

Esordio con sconfitta – «Giocavamo in uno stadio importante contro una grande squadra come la Roma, in partite del genere ci può stare di soffrire un po’: alla fine potevamo anche pareggiarla, siamo stati sfortunati».

Terzino a quattro – «Mi sento comunque in comfort zone, avrò la possibilità di portare dei numeri anche partendo un po’ più indietro. Giocando con la difesa a quattro dovrò difendere di più e fare la differenza coi miei interventi, mentre l’anno scorso da quinto potevo offendere di più: voglio dimostrare di essere anche un ottimo difendente».

Chioccia De Silvestri – «’Lollo’ mi ha accolto subito bene, sono fortunato perché ricopre il mio stesso ruolo e alcuni dubbi di campo me li risolve direttamente lui. Mi ha fatto inserire velocemente anche nello spogliatoio».

Di nuovo con Sartori – «Conoscevo il direttore dai tempi dell’Atalanta: sono contento di averlo ritrovato e che ci sia qui persona che mi conosce già e sa che ragazzo sono, mi fa stare tranquillo».

Giro d’Italia – «Sicuramente cambiare tante squadre e stili di gioco non è facile, serve una costante voglia di mettersi in gioco. Però è un percorso che ti permette di imparare tanto. Fin qui ho avuto molti allenatori diversi che mi hanno impiegato in diverse posizioni, e nei periodi in prestito ho trovato la continuità che mi serviva per crescere, aggiungendo uno step stagione dopo stagione: non modificherei nulla del mio percorso».

Primo approccio col mister – «Abbiamo parlato molto a livello tattico, chiede delle cose particolari. Stiamo facendo molta analisi tattica, perché fisicamente sto bene e quindi la concentrazione è più sul lavoro di campo».

Difetti di limare – «Senza dubbio il cross: può sembrare che ne sbaglio pochi, ma in realtà devo migliorare le scelte negli ultimi metri. Poi la fase difensiva: a quattro penso sia importante eccellere nelle chiusure, nelle decisioni e negli uno contro uno: ci sto lavorando».

Traguardi stagionali – «Qui ho trovato una mentalità vincente, ed è già una cosa da squadra importante. L’obiettivo è vincere più partite possibili, migliorando ancora gli ottimi risultati degli ultimi due anni. Per quanto riguarda me voglio ripetere se non accrescere certi numeri offensivi ma anche, come detto, dimostrare di essere un ottimo difendente».

Apnea, visual training e camera iperbarica – «Continuerò a fare queste cose anche qui, infatti mi è servito un traghetto intero per trasportare tutto il necessario (sorride, ndr). Mi piace impostare ogni giornata per migliorare, e in genere oltre al recovery rivedo le partite: quest’anno ce ne saranno parecchie e quindi fisicamente non sarà il caso di fare troppo lavoro extra, ma sarà fondamentale quello tattico».

Un tipo tranquillo – «Non amo il caos e mi piace stare immerso nella natura, cercando di rilassarmi. Mio padre è un ex ciclista, mi ha trasmesso la passione per la bici e spesso mi cimento in questo sport. Nel tempo libero cerco di tornare in Trentino, nella mia terra: quest’anno avrò di più la possibilità di vedere la famiglia essendo più vicino rispetto a Cagliari».

Esultanza particolare – «Il mio modo di esultare (con le due mani a contornare l’occhio destro, ndr) è nato vedendo dei video su TikTok con Luperto: da lì ho segnato tre gol di fila e l’ho mantenuto».

L’Europa League si avvicina – «Le coppe europee ti danno molti stimoli, si affrontano grandi squadre con sono stili di gioco differenti. Lì ci sarà bisogno di un’aggressività diversa, perché il valore delle partite sarà alto».

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