Agresti dice la sua: «27 settembre 2025, il giorno del primo gol di Pio Esposito. Ora lasciamolo crescere» | OneFootball

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·29 settembre 2025

Agresti dice la sua: «27 settembre 2025, il giorno del primo gol di Pio Esposito. Ora lasciamolo crescere»

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Agresti: il commento dopo la sfida tra Cagliari e Inter sul primo gol di Pio Esposito, talento da proteggere per nerazzurri e Nazionale

Nel suo editoriale per la Gazzetta dello Sport, il giornalista Stefano Agresti ha analizzato la vittoria dell’Inter a Cagliari, soffermandosi in particolare sul primo gol in Serie A di Pio Esposito, giovane attaccante classe 2005 che ha regalato ai nerazzurri la rete della sicurezza.

«Abbiamo fatto il circoletto rosso sul calendario: sabato 27 settembre 2025. È il giorno del primo gol segnato in A da Pio Esposito, la sensazione è che possa inaugurare una lunga serie di gioie», ha scritto Agresti, sottolineando l’importanza simbolica di una data che potrebbe segnare l’inizio di una nuova carriera luminosa.


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Un centravanti per l’Inter e forse per l’Italia

Il commento evidenzia come l’esplosione del giovane interista possa avere ripercussioni non solo per il club, ma anche per il futuro della Nazionale: «Nerazzurre e – ci auguriamo – azzurre: dopo lustri trascorsi a cercare un grande centravanti per la Nazionale, un erede di Vieri e Toni (gli ultimi veri numeri 9 che hanno trascinato l’Italia), forse lo abbiamo trovato».

Agresti invita però alla cautela, per evitare di caricare di eccessive responsabilità un talento ancora in fase di maturazione.

L’importanza della gestione di Chivu

Fondamentale, secondo il giornalista, sarà la gestione di Cristian Chivu, che fin qui ha dimostrato di utilizzare Esposito con equilibrio: «Certo, dobbiamo lasciare che il ragazzo dell’Inter cresca nel modo migliore: bisogna dargli tempo e dargli spazio, senza volere tutto e subito, senza lasciarlo mesi a marcire in panchina. Chivu sembra lo stia utilizzando con il giusto equilibrio, anche a Cagliari l’ha buttato dentro quando serviva a lui e ai compagni».

Un approccio prudente che può rivelarsi decisivo per trasformare il talento di Esposito in una certezza a lungo termine, sia per l’Inter che per l’Italia.

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