Akanji Inter, è il difensore l’unico acquisto nel giro dei titolari per Chivu. Bocciato il calciomercato? | OneFootball

Akanji Inter, la provocazione della Gazzetta dello Sport che evidenzia l’uso del solo Akanji nel blocco titolare tra i nuovi acquisti

L’avvio di stagione dell’Inter targata Cristian Chivu sta mostrando una linea chiara: il tecnico romeno ha scelto di affidarsi in gran parte alla vecchia guardia che aveva già garantito continuità sotto la gestione di Simone Inzaghi. Le ultime due uscite, contro Juventus e Ajax, hanno infatti confermato una sostanziale fedeltà all’ossatura storica della squadra.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, «gira e rigira, i titolari sono più o meno gli stessi». In porta resta Yann Sommer, difeso a spada tratta dall’allenatore nonostante qualche critica. La parata decisiva su Godts ad Amsterdam è stata la miglior risposta del portiere svizzero. In difesa l’unico vero volto nuovo è Manuel Akanji, arrivato dal Manchester City per sostituire Pavard. Per il resto, spazio ancora ad Acerbi o De Vrij al centro e a Bastoni sul centro-sinistra.

Sulle fasce, Denzel Dumfries e Federico Dimarco mantengono il posto, con Carlos Augusto come alternativa già utilizzata anche da Inzaghi. In mezzo al campo, invece, spicca la continuità assoluta: Nicolò Barella, Hakan Calhanoglu ed Henrikh Mkhitaryan hanno formato lo stesso trio che guidava la mediana nella scorsa stagione.

Nuovi acquisti ai margini

Molto diversa la situazione per i nuovi arrivi. Petar Sucic, dopo l’exploit contro il Torino e la delusione con l’Udinese, è finito ai margini. Andy Diouf ha raccolto appena undici minuti di gioco e poi è sparito dalle rotazioni. Luis Henrique, acquistato dal Marsiglia per colmare il vuoto di un giocatore capace di saltare l’uomo, è finora un rebus, mentre Ange-Yoan Bonny si limita a essere un’alternativa offensiva.

«Chivu, con le sue legittime scelte, sta bocciando buona parte del mercato della società», scrive la Gazzetta. L’unico a guadagnarsi la fiducia piena resta Akanji, complice un curriculum di alto livello. Diverso il discorso per Pio Esposito, attaccante del vivaio: non un nuovo acquisto, ma un giovane di ritorno dallo Spezia che ad Amsterdam ha trovato spazio solo per il problema fisico di Lautaro.

L’equilibrio dello spogliatoio

Nessuna rivoluzione, piuttosto un percorso di transizione graduale. Chivu ha tentato qualche esperimento, ma ha preferito non stravolgere il gruppo. Una scelta che sembra poggiare su un tacito accordo di spogliatoio: continuità oggi, con la prospettiva di un cambiamento più profondo col tempo.