Albertini gioca il suo Inter Milan: «Entrambe hanno rose forti sulla carta, Chivu è stato bravo in una cosa. Ecco quale sarà il duello chiave secondo me» | OneFootball

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·16 novembre 2025

Albertini gioca il suo Inter Milan: «Entrambe hanno rose forti sulla carta, Chivu è stato bravo in una cosa. Ecco quale sarà il duello chiave secondo me»

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L’ex calciatore rossonero, Demetrio Albertini, ha voluto dire la sua in vista del derby dopo la sosta tra Inter e Milan: le sue parole

Di derby di Milano Demetrio Albertini ne ha giocati tantissimi come uno dei grandi centrocampisti del Milan di Silvio Berlusconi. Ecco come presenta quello che andrà in scena tra 7 giorni. Le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

CHE DERBY SARA’ – «Impegnativo per entrambe e, guardando la classifica, un po’ sorprendente. Per me non era scontato vedere Inter e Milan così in alto dopo undici giornate. Entrambe sulla carta hanno rose forti, ma il calcio si gioca sul campo e bisogna fare i conti con molti aspetti. L’Inter per esempio ha giocato il Mondiale per club fino a luglio e la stanchezza psicologica poteva pesare. In più c’è un nuovo allenatore che doveva entrare in sintonia con il gruppo. Chivu è stato bravo a riuscirci in tempi brevi. Il Milan invece era reduce dall’ottavo posto dello scorso anno e Allegri ha sistemato parecchie cose lavorando nel precampionato».


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INTER AVANTI IN CLASSIFICA: GIUSTO COSI’ – «Sì perché il Milan ha perso per strada troppi punti contro le piccole. L’Inter è andata ko con Juve e Napoli, ma poi ha avuto un passo regolare: Chivu ha trovato il modo di rimotivare un gruppo da anni al top e di inserire i giovani. Non era scontato».

SFIDA TATTICA – «A Chivu piace alzare la pressione e non è detto che per Allegri sia un vantaggio difendersi basso e ripartire. Contro la Roma che ha iniziato aggressiva, per mezzora il Milan è andato in difficoltà e ha subito parecchio. Se hai uno veloce come Leao e uno che conosce il calcio come Modric, non puoi farti schiacciare».

LA COPPIA LEAO-PULISIC – «Nessuno dei due come caratteristiche è un nove, ma conta l’interpretazione che si dà al ruolo. Leao può partire al centro, a patto di non ricevere troppi palloni spalle alla porta, e poi spostarsi sulla sinistra dove contro la Roma ha fatto la differenza. Pulisic è intelligente e andrà negli spazi».

LA COPPIA LAUTARO-THURAM – «Per la difesa del Milan sarà un bellissimo test perché quei due sono una coppia fortissima e affiatata. I rossoneri dovranno difendere di reparto e tenere sempre alta l’attenzione».

IL DUELLO CHIAVE? – «Quello a centrocampo perché lì in mezzo le due formazioni si equivalgono e hanno giocatori straordinari: Modric è un fuoriclasse, Rabiot il rinforzo perfetto perché conosceva la Serie A e Allegri; l’Inter ha lo stesso reparto che da qualche anno è una garanzia e ha aggiunto Susic».

CHI É FAVORITO – «Nel derby non esiste una favorita: è una partita che sfugge a ogni pronostico e ha un fascino unico. Lo dice uno che il derby lo ha giocato a Barcellona, Madrid e Roma. Quello di Milano è speciale».

I GIOCATORI CHIAVE? – «Leao con le sue accelerazioni e Dimarco con i suoi cross».

INTER E MILAN LOTTERANNO PER LO SCUDETTO FINO ALLA FINE – «Sì. Indipendentemente da come finirà domenica, si giocheranno il titolo con il Napoli. Juve e Roma sono un passo indietro».

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