Aldo Serena ricorda i tempi all’Inter: «Sono da sempre un tifoso nerazzurro. Sulle feste con Nicola Berti posso dirvi che…» | OneFootball

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·28 novembre 2025

Aldo Serena ricorda i tempi all’Inter: «Sono da sempre un tifoso nerazzurro. Sulle feste con Nicola Berti posso dirvi che…»

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Aldo Serena, ex calciatore dell’Inter, torna sui tempi in nerazzurro durante un’intervista, ricordando il suo amore per i colori nerazzurri

Aldo Serena, ex attaccante dell’Inter e della Juventus, ha parlato della sua carriera calcistica e della vita privata in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Serena, che ha vinto lo Scudetto dei record con i nerazzurri, ha ricordato anche la sua esperienza alla Juve, sottolineando l’ambiente familiare e organizzato che trovò a Torino. Ha anche raccontato come, nella sua vita privata, l’incontro con Nicola lo abbia aiutato a imparare a vivere con leggerezza, cambiando il suo approccio alle pressioni del calcio.

INTER O JUVENTUS – «Sono sempre stato tifoso dell’Inter e in nerazzurro ho vinto lo scudetto dei record con Trapattoni, però l’esperienza alla Juve è stata unica. A Torino ho trovato un ambiente familiare e organizzatissimo allo stesso tempo. C’era una pazzesca cura dei dettagli, ci si parlava per qualunque cosa, anche per un’intervista riuscita male. Alla Juve si migliorava e alla Juve ho lasciato un pezzetto di cuore, anche perché lì ho avuto Gaetano Scirea come compagno e capitano. Venivo dal Toro, mi accolse come un fratello. Era un fuoriclasse dentro e fuori dal campo».


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FESTE CON NICOLA BERTI – «Ero serio e controllato, nella mia vita privata, finché non ho incontrato Nicola, che mi ha insegnato la sana leggerezza. Il calciatore è sottoposto a pressioni enormi e ha bisogno di scaricarle per essere libero di mente in partita. Nella sua casa di piazza Liberty, nel cuore di Milano, Nicola aveva una terrazza con affaccio su corso Vittorio Emanuele e organizzava party aperti, nel senso che le porte erano spalancate e poteva entrare chiunque. Non c’erano soltanto ragazze bellissime. Una sera, in un angolo, trovai seduto lo scrittore Andrea De Carlo, l’autore di Treno di panna, libro che avevo letto. Stava a braccia conserte e osservava la scena».

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