Ashraf Seleman: “Juve migliore di tutte. Roma? Può starci un anno altalenante. Sul mio futuro…” | OneFootball

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·25 maggio 2025

Ashraf Seleman: “Juve migliore di tutte. Roma? Può starci un anno altalenante. Sul mio futuro…”

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La nostra Redazione ha intervistato Ashraf Seleman, ex allenatore di Roma Calcio Femminile, Lazio e Brescia, facendo con lui il punto della situazione sulla Serie A e B appena conclusasi e allo stesso tempo sul cammino delle Azzurre in vista degli Europei che si terranno a luglio in Svizzera.

Mister, com’è andata la tua stagione quest’anno? «Per esigenze personali sono rimasto a Roma, ho seguito molto il calcio ad ogni livello».


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Che opinione ti sei fatto sulla Serie A appena andata agli archivi? «Quel format non mi piaceva, io sono più per il girone classico andata e ritorno con al massimo play off e play out fatti con criterio».

La Juventus è tornata ad essere campionessa d’Italia. Giusto così? «La Juventus è la migliore di tutti da quando è entrata nel femminile: in otto campionati ha vinto sei Scudetti e fatto due secondi posti, confrontandosi con tutte le migliori formazioni d’Italia vincendo sempre. Solo la Roma è riuscita a toglierle per due anni lo scettro della migliore».

In Champions ci sarà anche l’Inter. Quanto ti ha sorpreso il cammino delle nerazzurre? «L’Inter ha fatto un percorso che con Guarino aveva messo delle basi importanti e poi è arrivato Piovani che ritengo tra i migliori in assoluto e sta aprendo un nuovo ciclo: penso che possano crescere ancora di più la prossima stagione, Giampiero è una garanzia».

La Roma, al di là del terzo posto in A, si può dire che ha deluso le aspettative? «Secondo me, tocca sempre far attenzione a parlare di delusione: parliamo di una squadra che in due anni ha stravinto i campionati e portando a casa le coppe nazionali. Può succedere che, dopo un ciclo di quasi quattro anni, anni possa esserci una stagione più altalenante, ma comunque è stata finalista di Coppa Italia e vincitrice della Supercoppa oltre ad essersi di nuovo qualificata in Champions».

Che ne pensi del percorso che ha fatto la Lazio (tua ex squadra) culminata con la permanenza in A? «Ho visto molte partite della Lazio: ci sono ancora alcune mie ragazze e seguo il loro percorso con grande felicità, perché ha un grandissimo allenatore e sono stati bravi ad allestire una buona squadra. Conoscendo la società, penso che ogni stagione miglioreranno la competitività della squadra e forse tra qualche anno proveranno ad essere tra le grandi».

Il Brescia (altra tua ex squadra) ha chiuso al settimo posto della Serie B. Cosa pensi della stagione delle Leonesse in cadetteria? «Il Brescia è ormai una solida realtà della Serie B: fa parte ormai da tre stagioni del secondo blocco di squadre del campionato che si assestano tra il quinto e il nono posto ed è una squadra che sa fare i suoi campionati tranquilli».

Sempre del campionato di B, c’è una formazione che ti ha sorpreso più di tutte? «Parlare delle prime quattro classificate sarebbe scontato, ma credo che invece l’Arezzo e il Lumezzane siano state le vere sorprese del campionato, soprattutto nel modo di in cui si sono espresse nel gioco».

Quest’anno ci sono gli Europei. Dove possono arrivare, secondo te, le Azzurre? «Le Azzurre hanno un grande potenziale ed hanno una grande alchimia col CT Andrea Soncin: mi auguro vivamente che possano disputare un grande europeo riuscendo ad arrivare più lontano possibile. Faremo tutti il tifo per loro».

L’anno prossimo ti vedremo su una panchina? «È complicato ed è allo stesso tempo molto strano: non so spiegarmi cosa sia successo, ma sto rimanendo un po’ fuori dalle scelte. Se penso che abbia fatto oltre il sessanta per cento di vittorie, ti chiedi perché. Ci sono ancora molte ragazze che delle volte mi scrivono e si chiedono come sia possibile che non riesca a tornare in campo, ma il calcio è così e tocca accettarlo. Si vede che il mio calcio non piace più e che probabilmente quella chiamata importante non arriverà più».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Ashraf Seleman per la disponibilità.

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