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Tommaso Cherubini·12 febbraio 2025
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Tommaso Cherubini·12 febbraio 2025
Inizio in salita per l'Atalanta in Belgio: la Dea viene beffata durante il tempo di recupero con un rigore molto discusso e perde 2-1 contro il Brugge. Ora all'Atalanta servirà vincere a Bergamo per portare perlomeno questo play-off ai supplementari.
Difficoltà per la Dea soprattutto nei primi minuti di gioco, che non si aspettava l'intensità e il pressing messi in campo dal Club Brugge.
I belgi infatti vanno ad attaccare alto l'Atalanta e la stappano al quarto d'ora: passaggio lento di Hien a sinistra per Posch, l'austriaco rimane fermo, Talbi è scaltro a rubare la palla, andare sul fondo e mettere in mezzo, Jutglà controlla e poi con il destro scocca un bel tiro che trafigge Rui Patricio.
È il 6º centro stagionale per l'attaccante spagnolo scuola Barcellona.
Dopo i primi 25/30' di grande difficoltà, il Brugge cala e l'Atalanta riprende campo. Qualche pericolo creato dalla Dea arriva, fino al pareggio al 41' di Pasalic.
Riconquista alta della Dea a sinistra, rimessa laterale di Zappacosta che scambia con De Ketelaere, cross in mezzo pennellato dall'esterno italiano e al centro dell'area svetta Pasalic, che con una girata magistrale di testa mette dentro.
Il croato segna il suo 5º gol della stagione, il 3º in Champions League - tutti consecutivi, dopo Sturm Graz e Barcellona - mentre in totale sale a quota 7 centri nella massima competizione europea.
Come riporta Opta, il croato diventa anche il miglior marcatore della Dea in Champions con 7 gol, eguagliando Ilicic e Zapata.
Serata speciale, quindi, per Mario Pasalic.
Nel secondo tempo l'Atalanta crea pericolo in diverse occasioni, in particolare con Samardzic: il serbo al 66' si divora il possibile vantaggio, graziando il portiere belga su un'occasione davvero succulenta.
Nel finale di nuovo pericolo creato da Samardzic, che costringe all'82' Mignolet a un salvataggio in angolo con una conclusione dalla distanza.
Nel recupero la beffa: un calcio di rigore assegnato al Brugge per una manata di Hien in volto a Nilsson, rigore confermato dopo il check al VAR.
A battere è lo stesso Nilsson, che mantiene il 100% dal dischetto in carriera, su 17 rigori tirati e infila Rui Patricio (quinto rigore subito su cinque affrontati in Champions League in carriera), decidendo la partita in extremis.
Finale teso per un rigore discusso e un accenno di rissa al fischio finale, con un Djimsiti furioso: ora il percorso della Dea in Europa è in salita.
📸 BRUNO FAHY