PianetaSerieB
·14 ottobre 2025
Bari, Meroni: “Reggiana? Tagliato dopo la riduzione del budget. Per me è una partita speciale”

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·14 ottobre 2025
Andrea Meroni, difensore del Bari, ha parlato in conferenza stampa del suo approccio in biancorosso. Di seguito le sue parole riportate da pianetabari.com.
Dopo la partita col Padova il mister ha detto che vi siete sbloccati ma i problemi restano. Su cosa avete lavorato in settimana e se questa vittoria può essere la miccia per la svolta?«Abbiamo sfruttato la sosta per lavorare molto sulla linea difensiva e sui concetti che richiede il mister, perché la difesa è quasi tutta nuova. I numeri dicono che è mancata solidità, abbiamo lavorato su quello e sulla parte atletica e compattezza di squadra».
Conosci bene l’ambiente di Reggio Emilia . Che squadra affronterete e che progetto tecnico c’è dietro?«È un ambiente bellissimo. La Reggiana è una squadra forte, di categoria per la Serie B, con giocatori validi, grande aggressività e intensità. Davanti ha elementi di qualità che possono fare la differenza, ma anche noi abbiamo le nostre armi per metterli in difficoltà».
Che emozioni provi nel tornare da ex e ritrovare i tuoi vecchi compagni?«Per me è una partita speciale: a Reggio ho vissuto un anno intenso, chiuso con una salvezza fondamentale. Mi lega ancora molto a quella città, ma ora conta solo vincere. Ogni partita vale tre punti e vogliamo farne tesoro per trovare la miccia e accendere il nostro campionato, che finora non ha rispettato le aspettative».
Cresciuto nell’Empoli e passato dal Sassuolo senza esordire: cosa rappresenta Bari a 28 anni?«È un’occasione importantissima. Arriva in un momento in cui mi sento pronto e motivato. Bari è una piazza ambiziosa: quando c’è stata la possibilità non ho esitato un secondo. Voglio aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi e ritagliarmi uno spazio importante in campo e nello spogliatoio».
Hai già lavorato con Caserta. Cosa c’era nell’abbraccio dopo Bari-Padova? E sulla trattativa con la Reggiana: ha inciso la tua volontà di venire qui?«Con Caserta avevo già lavorato a Cosenza. Quando un allenatore viene messo in discussione, sappiamo che spesso paga per tutti, ma in campo le responsabilità sono anche nostre. Quella vittoria è stata liberatoria e un riconoscimento al lavoro del mister. L’abbraccio è stato un gesto spontaneo e sincero. Per quanto riguarda la trattativa, a Reggio hanno fatto scelte diverse e ridotto il budget: io rientravo nei tagli. Con il mio procuratore è uscita la possibilità di Bari e ho spinto per venire qui».
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