Beccari oltre le difficoltà: «Mi sono messa in testa di vincere la Champions League. Neymar e Girelli i miei idoli» | OneFootball

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·10 novembre 2025

Beccari oltre le difficoltà: «Mi sono messa in testa di vincere la Champions League. Neymar e Girelli i miei idoli»

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Beccari oltre le difficoltà: «Mi sono messa in testa di vincere la Champions League. Neymar e Girelli i miei idoli». Le parole dell’attaccante bianconera

Non è stato un inizio di stagione facile per Chiara Beccari, ancora a secco di gol. L’attaccante della Juventus Women si è raccontata a la Uefa in vista del match di Women’s Champions League in programma mercoledì con l’Atletico.

PRIMI PASSI NEL CALCIO – «Il primo contatto con il calcio l’ho avuto nel viale di casa, giocando con lo zio. in famiglia lo facevo solo io e lui si divertiva a sfidarmi. È stato allora che dissi alla mamma del sogno di fare la calciatrice. Mi ricordo la prima vera convocazione (nel giro della Nazionale, ndr), era per una selezione territoriale. Quella volta mi resi conto che, se esistevano delle rappresentative territoriali, doveva esserci anche una Nazionale. Così cominciai a fissarmi degli obiettivi: prima la Nazionale giovanile, e da lì non fermarmi più».


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MODELLI – «Da piccola, impazzivo per Neymar. Adoravo il suo stile, come si divertisse in campo. Era una leggerezza in cui mi rivedevo. Cresciuta un po’, iniziai a seguire il calcio femminile e Cristiana Girelli divenne subito il mio mito. Ricordo che provavo sempre un’emozione fortissima, anche solo se mi rivolgeva la parola. Parlarci, rendermi conto che condividevamo qualcosa, mi entusiasmava. Ora che giochiamo assieme da oltre due anni, averla come compagna di squadra è diventato quasi normale. La vedo ancora come una top, certo, ma in modo più affettuoso e familiare: condividere lo stesso spogliatoio ogni giorno mi ricorda anche che  ho raggiunto un obiettivo. Adoro anche Alexia. La ammiro da morire».

CHAMPIONS LEAGUE – «Nel 2016 ho visto la mia prima finale di Uefa Women’s Champions League dal vivo, a Reggio Emilia. Lione contro Wolfsburg. Lì mi accorsi che c’era tutt’un altro mondo, sconosciuto a molte di noi. Tuttavia, non mi sono detta: ‘‘Un giorno voglio farlo anch’io’’. Non ho mai creduto troppo in me stessa. Per un po’, l’ho guardato come un sogno irrealizzabile, con gli occhi di una bambina innamorata del calcio. Quando sono andata a vedere la finale 2021-2022 tra Barcellona e Lione, militavo già nelle giovanili della Juve e la mia mentalità aveva cominciato a cambiare. Dopo aver assistito a quella gara, ho iniziato a pormi obiettivi più ambiziosi e sì, devo ammettere che è stato proprio dopo quella volta che mi sono messa in testa di vincere la Uefa Women’s Champions League, prima o poi. Spero che un giorno ci riuscirò».

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