Benatia svela il retroscena: «A marzo chiamai Luis Henrique. Gli dissi: guarda che c’è l’Inter ma tu dovrai…» | OneFootball

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Inter News 24

·26 settembre 2025

Benatia svela il retroscena: «A marzo chiamai Luis Henrique. Gli dissi: guarda che c’è l’Inter ma tu dovrai…»

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Benatia racconta il retroscena del trasferimento di Luis Henrique all’Inter: il ds del Marsiglia svela il dialogo avuto con l’attaccante brasiliano

In un’intervista al Corriere dello Sport, il ds dell’Olympique Marsiglia, Mehdi Benatia, ha affrontato diversi temi di attualità: dalla lotta al titolo in Francia al retroscena del passaggio di Luis Henrique all’Inter, fino alle sue esperienze passate con Allegri e alle riflessioni sul calcio italiano.

SCUDETTO IN FRANCIA«Parliamo di una squadra che ha speso un miliardo di euro, ve ne rendete conto? Noi dobbiamo lavorare tanto, e tanto ancora, per farci trovare pronti qualora facessero un passo falso. Ecco: se dovesse capitare sarà l’OM a vincere, questa la missione».


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DIPLOMAZIA DA DIRIGENTE«Cercherei di capire i motivi. Ma sono certo che non ci sia un giocatore, oggi e in futuro, disposto ad accusarmi di averlo tradito come sono stato tradito io. Vi faccio un esempio».

LUIS HENRIQUE«Lo scorso marzo chiamai Luis Henrique e gli dissi che avrei dovuto cederlo. Sapevo che c’era l’Inter e pure una certa cifra da incassare. Andai al campo, lo presi da parte dopo l’allenamento e gli spiegai tutto: “Ti dovrò cedere, ti vogliono, ma tu mi devi portare in Champions. Più giocherai bene, meglio sarà per il Marsiglia e anche per te”. Era impossibile interpretare le mie parole diversamente».

ALLEGRI«Gli voglio bene, ci rispettiamo, grande allenatore, perfetto per il Milan. Abbiamo discusso in passato, non lo nego. Paratici fu chiaro con me, lui meno. Mi promise che avrei giocato nonostante il ritorno di Bonucci. E sapete come andò? Cinque partite, zero presenze per Benatia».

ITALIA E TALENTO«Dell’Italia mi preoccupa l’assenza di talento. Penso alla Nazionale: io, da capitano del Marocco, vedevo l’Italia come qualcosa di irraggiungibile. Checco (Totti, ndr), Pirlo, Del Piero, Nesta e Maldini, ma anche gente come Vieri, Cassano, Montella: dove sono ora? La Francia ha almeno quattro squadre nazionali superiori all’Italia».

KONÉ«Sì. Quando stava al Borussia. I parametri economici erano alti per noi la scorsa estate ed è stata brava la Roma. Manu è veramente un gran bel giocatore».

Le parole dell’ex difensore della Juventus non solo illuminano i retroscena del trasferimento di Luis Henrique all’Inter, ma offrono anche uno spaccato lucido sulla crescita della Ligue 1 e sul momento di difficoltà del calcio italiano.

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