Calcionews24
·12 dicembre 2024
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Valon Berisha ha parlato a la Gazzetta dello Sport: il centrocampista norvegese di origini kosovare gioca al LASK, avversaria della Fiorentina questa sera in Conference League, ed ha avuto un breve trascorso nella Lazio con 11 presenze dal 2018 al 2020. Di seguito le sue parole.
SCONFITTE NELLE ULTIME TRE PARTITE – «Abbiamo avuto alcuni problemi, infortuni, abbiamo cambiato tecnico a settembre. Sono momenti “up & down” , venivamo da 5 gare senza ko con 3 vittorie, il successo a Salisburgo e poi di colpo queste sconfitte, anche se col Banja Luka in Conference abbiamo giocato in 10 dopo 7 minuti, col rosso al portiere. Ma si sa che tutto può cambiare di colpo e migliorare. Anche la Fiorentina l’anno scorso ha avuto problemi (fra ottobre e novembre, ndr) perdendo tante partite ma adesso è tosta. Comunque dobbiamo provare a vincere per andare avanti».
BOATENG E BOGARDE IN ROSA -«Sì, Jerome purtroppo è ko. Melayro Bogarde è il nipote dell’ex milanista Winston è uno dei miei migliori amici qui, a Linz gioca sia a centrocampo che terzino destro».
2 PUNTI IN CONFERENCE, I PLAYOFF SONO LONTANTO – «Sì, ma i club ai playoff sono a 4 punti, quindi dobbiamo sperarci e crederci. Per noi le prossime due gare saranno finali, specie con la Fiorentina, sarà molto difficile perché loro in casa non hanno ancora perso in stagione, e poi il Viking in Austria, ma ho fiducia di farcela».
GOL E RUOLO – «In vari ruoli, da 10 o trequartista, anche da 11 in fascia a sinistra, e a centrocampo dovunque, a volte pure da prima punta. A me piace cambiare e l’importante è vincere. Gioco per il team; certo, amo fare assist o gol, ma faccio quel che serve per il gruppo, pure da mediano».
FIORENTINA – «Ikoné mi piace molto. Kean è diventato un grande attaccante, il mio amico Cataldi l’ho visto segnare domenica, incredibile. Peccato non ci sia oggi Eravamo grandi amici alla Lazio, avevamo 23-24 anni, si scherzava tanto. Magari con la Viola riesco pure a segnare. Anche Correa dell’Inter lo sento ogni tanto, altro amico».
ESPERIENZA ALLA LAZIO – «Ebbi molti problemi fisici, è stata dura, ma Simone Inzaghi mi parlava, mi dava speranze, mi incoraggiava; è sempre stato bravo a fare gruppo, a fare da mentore per i più giovani, come sta facendo all’Inter».