Juventusnews24
·30 dicembre 2025
Bernardo Silva alla Juve? Destino segnato per il portoghese, cosa succederà tra gennaio e giugno. Ultimissime indiscrezioni

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·30 dicembre 2025

L’avventura di Bernardo Silva al Manchester City è arrivata al capolinea. Il 2026 sarà l’anno dell’addio, resta solo da capire se la separazione avverrà con effetto immediato nella finestra invernale o se si consumerà, più naturalmente, in estate prima del Mondiale, alla scadenza del contratto. Il fantasista portoghese sta vivendo la sua stagione più difficile all’Etihad. I numeri sono impietosi per un giocatore del suo calibro: nonostante gli oltre 1.600 minuti giocati tra Premier, Champions e coppe, il tabellino segna appena un gol (contro il Villarreal) e due assist. Un bottino troppo magro per chi, dal 2017, aveva abituato i tifosi a ben altri standard (73 reti e 75 assist in 431 presenze totali).
A certificare la crisi è stato lo stesso Pep Guardiola. Il tecnico catalano ha scaricato pubblicamente il suo ex pupillo dopo la vittoria contro il West Ham del 20 dicembre: «Bernie è il mio punto debole, per me è il migliore, ma deve giocare meglio. Non sono contento di lui. Deve essere più fluido». Parole che sanno di sentenza. Dietro il calo ci sono motivazioni svanite dopo otto anni di successi e una concorrenza interna spietata, in particolare quella di Rayan Cherki, che si è preso la scena relegando il portoghese al ruolo di comparsa di lusso.
Dove andrà Bernardo Silva, che ad agosto compirà 32 anni? Le opzioni sul tavolo sono diverse. La Saudi Pro League chiama a gran voce, unica destinazione in grado di migliorare l’attuale ingaggio da 8 milioni netti. In Europa, non tramonta l’ipotesi Barcellona (a parametro zero) o il romantico ritorno al Benfica. Ma attenzione alla pista italiana. Il giocatore piace moltissimo a Juventus e Milan. Secondo Guardiola, Silva è uno di quelli che “possono giocare ovunque, anche a Milano”. Per portarlo in Serie A servirebbe però un’operazione “alla Modric”: un progetto tecnico centrale e un ingaggio spalmato ma importante, per convincere un fuoriclasse che ha ancora tanto da dare a scegliere la tattica della Serie A piuttosto che i petrodollari.









































