Inter News 24
·15 settembre 2025
Biasin critica l’Inter: «Superficiale nei momenti chiave. Thuram? Ha lanciato un segnale sbagliato»

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·15 settembre 2025
Intervenuto negli studi di Pressing, il giornalista e opinionista Fabrizio Biasin ha commentato il momento complicato vissuto dall’Inter, reduce dalla clamorosa sconfitta per 4-3 contro la Juventus allo Stadium nella terza giornata di Serie A. Le parole di Biasin toccano i temi più caldi che stanno alimentando il dibattito in casa nerazzurra: dalle polemiche sul comportamento di Marcus Thuram, fino ai blackout mentali della squadra nel finale di gara.
SUL CASO THURAM – «Thuram? Si fa quella risata col fratello credo perché pensava che l’arbitro annullasse il gol. Nel momento in cui si arriva a un’estate non semplice, in una partita in cui i tifosi dell’Inter sentono più di tutte le altre, la non esultanza è difficile da far passare, anche più del dialogo con il fratello. Quando ho visto che non esultava ho pensato che l’arbitro avesse fischiato qualcosa. I tifosi dell’Inter vogliono vedere entusiasmo: non festeggiando per quel gol ha fatto passare un cattivo segnale».
SULLA GESTIONE DEL FINALE DI PARTITA – «L’Inter negli ultimi 10’ avrebbe dovuto porre maggiore attenzione, non è la prima volta che si lascia fregare nel finale. Era successo anche con Inzaghi. Non è stata un’Inter pessima, ha giocato a tratti un buon calcio, ma è un po’ superficiale in certe fasi della gara e si perde. Non posso pensare che una squadra che viene da due finali di Champions League sia così superficiale».
SULLE RESPONSABILITÀ – «Forse si poteva fare qualcosa in più sul mercato, forse l’allenatore non ha tanta esperienza, ma si deve puntare il dito sui giocatori: troppi giocatori importanti si addormentano nei momenti chiave della partita».
Parole dure quelle di Biasin, che puntano il dito non tanto su Cristian Chivu, tecnico giovane e in fase di costruzione, quanto sul gruppo squadra, che dopo un’estate turbolenta non sembra aver ancora trovato il giusto equilibrio. La superficialità nei momenti decisivi, già vista nella gestione Inzaghi, resta un limite da superare. E il caso Thuram, anche se circoscritto, ha amplificato la percezione di un’Inter ancora fragile.