Bodo Glimt Juventus, riavvolgiamo il nastro: c’è un dato tutt’altro che confortante per le italiane all’Aspmyra Stadion. Cosa è successo negli ultimi incroci | OneFootball

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·24 novembre 2025

Bodo Glimt Juventus, riavvolgiamo il nastro: c’è un dato tutt’altro che confortante per le italiane all’Aspmyra Stadion. Cosa è successo negli ultimi incroci

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Bodo Glimt Juventus, un dato tutt’altro che felice negli incroci delle italiane all’Aspmyra Stadion. Cosa è successo in Norvegia

La Juventus è chiamata all’impresa oltre il Circolo Polare Artico. Domani sera, martedì 25 novembre, alle ore 21:00, i bianconeri scenderanno in campo all’Aspmyra Stadion per affrontare il Bodø/Glimt nella quinta giornata della fase a gironi di Champions League.

Per Luciano Spalletti non esistono alternative: la vittoria è l’unico risultato utile per tenere vive le speranze di qualificazione vista la classifica deficitaria (soli 3 punti in 4 gare).


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L’insidia ambientale: sintetico e temperature sotto zero

La trasferta norvegese non è solo una questione tattica, ma di adattamento estremo. L’Aspmyra Stadion non è un luogo accogliente: ad attendere la Signora ci sono temperature previste sotto lo zero e, soprattutto, un insidioso campo in erba sintetica. Una superficie veloce e dura che cambia i rimbalzi del pallone e sollecita in modo anomalo i muscoli.

La maledizione delle italiane: dal 6-1 della Roma al KO della Lazio

Ma a spaventare la Juve non è solo il freddo, bensì la cabala. Il campo del Bodø/Glimt è diventato negli ultimi anni un vero e proprio “cimitero” per le ambizioni delle squadre di Serie A. I precedenti sono a dir poco inquietanti e non lasciano presagire nulla di buono.

La storia recente racconta solo sconfitte per le italiane in quel di Bodø. Indimenticabile, in negativo, il crollo della Roma nel 2021: i giallorossi furono umiliati con un tennistico 6-1, per poi perdere nuovamente 2-1 l’anno successivo. Anche la Lazio non è stata risparmiata: lo scorso aprile, i biancocelesti sono caduti per 2-0, incapaci di adattarsi ai ritmi e all’intensità dei padroni di casa.

Spalletti è avvisato: per vincere in Norvegia serve una Juve perfetta, capace di essere più forte del freddo, del sintetico e dei fantasmi del passato.

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