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·6 novembre 2025
Bologna, Fiorentina e Roma: serata europea con un solo obiettivo, vincere

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·6 novembre 2025

Le italiane tornano in campo tra Conference ed Europa League. Galloppa debutta sulla panchina della Fiorentina, Gasperini cerca risposte in Scozia, Italiano vicino al rientro col Bologna
Tre squadre italiane, tre obiettivi identici: conquistare i tre punti per rilanciare le proprie ambizioni europee. Fiorentina, Bologna e Roma tornano in campo questa sera in Conference ed Europa League, in una giornata che potrebbe pesare molto sul cammino continentale di ciascuna.
Ad aprire il giovedì delle italiane sarà la Fiorentina, impegnata sul campo del Mainz in Conference League. In serata, alle 21:00, spazio poi a Bologna-Brann e Rangers-Roma in Europa League.
Roma, a Glasgow per ripartire: serve una scossa dopo il ko di San Siro
La Roma di Gasperini vola in Scozia con un solo imperativo: tornare a vincere. Dopo la sconfitta contro il Milan, i giallorossi cercano una reazione in campo europeo, dove la vittoria manca dal 24 settembre (2-1 contro il Nizza). Da allora, due pesanti battute d’arresto interne con Lille e Viktoria Plzen hanno rallentato la corsa nel girone e fatto scivolare la squadra al 23° posto nella classifica unica di Europa League.
Il tecnico dovrà fare i conti con un’emergenza infortuni che non dà tregua. Oltre ai lungodegenti Angeliño, Ferguson e Dybala, ieri si è fermato anche Leon Bailey per una lesione al bicipite femorale sinistro: out tre settimane. Gasperini è quindi costretto a ridisegnare l’undici titolare: davanti a Svilar, spazio al trio difensivo formato da Ndicka, Mancini e Hermoso. In mediana tornerà Cristante al fianco di Koné, con Celik e Wesley sugli esterni. Sulla trequarti agiranno Pellegrini e Solué, mentre in attacco sarà Artem Dovbyk a guidare il reparto.
Al “mitico” Ibrox Stadium, la Roma troverà un avversario deciso a riscattarsi: i Rangers, anch’essi reduci da tre sconfitte nelle prime tre gare europee. Sarà la prima sfida europea in assoluto tra i due club, ma per i romanisti il ricordo dell’ultima volta contro una scozzese resta indelebile: la semifinale di Coppa dei Campioni 1984 contro il Dundee United, preludio alla storica finale dell’Olimpico.
Bologna, obiettivo continuità: contro il Brann per la seconda vittoria europea
Dopo il successo casalingo contro la Steaua Bucarest, il Bologna cerca conferme in Europa League. Al Dall’Ara arriva il Brann, formazione norvegese in grande forma, già vincitrice contro Rangers e Utrecht.
La notizia più attesa riguarda la panchina: potrebbe tornare Vincenzo Italiano, assente dal 20 ottobre per una polmonite. Il vice Daniel Niccolini ha lasciato aperto uno spiraglio: “Meteo permettendo, il mister sarà con noi domani.”
Sul piano tattico, il Bologna si schiererà con un 4-2-3-1 offensivo e qualche rotazione rispetto al campionato. In porta ci sarà Skorupski, davanti a una linea difensiva composta da Zortea, Heggem, Lucumì e Lykogiannis. In mediana, coppia di regia con Ferguson e Moro, mentre alle spalle dell’unica punta Dallinga agiranno Bernardeschi, Fabbian e Cambiaghi.
Il difensore Heggem, intervenuto alla vigilia, ha avvertito i compagni: “Il Brann è una squadra aggressiva e in forma, dovremo essere concentrati per tutti i 90 minuti.”
Fiorentina, debutto per Galloppa: il nuovo tecnico riparte dal Mainz
A inaugurare la serata europea sarà la Fiorentina, impegnata in Conference League sul campo del Mainz. Dopo l’esonero di Stefano Pioli, la società ha affidato la guida tecnica ad interim a Daniele Galloppa, promosso dalla Primavera e al debutto assoluto sulla panchina viola, prima dell’ingaggio dell’ex Toro Paolo Vanoli.
L’allenatore dovrà fronteggiare un doppio forfait pesante. Gudmundsson non sarà disponibile per motivi personali – con il permesso del club, è volato in Islanda per presenziare al processo che lo vede coinvolto in un caso di “cattiva condotta sessuale” – mentre Gosens è fermo per una lesione muscolare.
Galloppa dovrebbe optare per un 4-3-1-2 inedito: Martinelli tra i pali al posto di De Gea; in difesa Fortini, Comuzzo, Ranieri e Parisi; a centrocampo Mandragora, Nicolussi Caviglia e Sohm; sulla trequarti Fazzini a supporto della coppia d’attacco Dzeko-Piccoli.
Una scelta coraggiosa, che testimonia la volontà del giovane tecnico di dare spazio ai giocatori più motivati e di restituire entusiasmo a un gruppo in cerca di identità dopo settimane difficili.









































