Bologna, in attesa di ritrovare equilibrio si punta sulle risorse dell’attacco. E su una squadra che riesce sempre a reagire | OneFootball

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·6 dicembre 2025

Bologna, in attesa di ritrovare equilibrio si punta sulle risorse dell’attacco. E su una squadra che riesce sempre a reagire

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Cremonese e Parma, quattro gol al passivo in due partite, ma potevano essere cinque o sei (senza dimenticare le scorribande del Salisburgo, arginato da Ravaglia, legni e VAR). È palese che qualcosa si sia inceppato nella difesa del Bologna, ma per fortuna le gare si vincono soprattutto segnando. E su questo i felsinei stanno riattivando risorse dormienti (il ritorno di Immobile, gli inserimenti di Pobega, Bernardeschi redivivo e così via).


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In ogni stagione esistono fasi calanti e fasi ascendenti, ma è l’equilibrio, di solito, a portare più lontano. Italiano sembra averlo trovato proprio sotto le Due Torri, dopo tre stagioni alla Fiorentina nelle quali la striscia positiva più lunga s’era fermata ad un massimo di otto risultati utili. Guardando al primo terzo di campionato rossoblù c’è comunque da stare allegri: la marcia attuale dà una proiezione finale di oltre 70 punti, ovvero Europa League assicurata, forse pure qualcosa di più (ma dipenderà anche dall’andamento delle altre).

L’ottimismo poggia proprio sul modo con cui il BFC reagisce alle proprie ingenuità: quella vista in Coppa Italia col Parma non è stata una squadra né timorosa né avvilita dalla paura di perdere la titolarità del trofeo. Ha saputo aspettare, costruire e poi colpire nel momento psicologicamente più fragile degli avversari, cioè in coda alle due frazioni. Gioco non scintillante, è evidente, ma non sempre si può dare spettacolo. E nelle sfide da dentro o fuori, come saranno ad esempio le restanti di Europa League, conta solo il risultato.

È questa la trasformazione più importante operata da Italiano, un cambio di mentalità che ormai accomuna tutti gli interpreti schierati, a prescindere dalle gerarchie. La foga di Rowe nel tentare dribbling e doppi passi (ma pure nel ribadire in porta dopo il palo), l’impatto sul match dei subentranti, l’entusiasmo di Immobile (il vero acquisto del mercato invernale), tutti elementi ai quali affidarsi con ottimismo in questo sfibrante scorcio di stagione, un dicembre di fuoco in cui si concentreranno, al suo apice, quattro competizioni diverse.

Il Bologna c’è. E per fortuna è tornato a farsi sentire e ammirare il tifo più caldo, quello della Curva Andrea Costa. Anche se domani pomeriggio a Roma e il 4 gennaio a Milano la trasferta sarà vietata per gli strascichi del post Udine. Decisione assolutamente ingiusta, quella di colpire tutti anziché punirne solo alcuni, ma che sia di lezione per il futuro.

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