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·23 ottobre 2025
Bologna, Italiano in ospedale ma “in panchina” da remoto: i suoi a Bucarest per fargli un regalo

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·23 ottobre 2025
Il Bologna gioca anche per lui. Colpito da una polmonite e ricoverato al Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, Vincenzo Italiano non potrà essere fisicamente in panchina nella delicata sfida di Europa League contro il FCSB (Steaua Bucarest).
Ma il tecnico rossoblù non lascerà soli i suoi giocatori: sarà collegato da remoto, pronto a dare indicazioni e a vivere ogni istante del match insieme alla squadra.
Dal club sono arrivate conferme: nelle ultime ore sono stati effettuati diversi test tecnici per garantire una connessione in tempo reale tra l’ospedale e lo staff presente a Bucarest. L’obiettivo è permettere a Italiano di seguire la partita minuto per minuto, inviando suggerimenti e analizzando le mosse tattiche.
Niccolini: “Sta meglio, ma la sua voce mancherà”
A guidare la squadra dalla panchina sarà Daniel Niccolini, vice storico di Italiano, già protagonista di due sostituzioni in passato – una con la Fiorentina e una con il Bologna – entrambe concluse con un pareggio.
“Sta un pochino meglio” – ha dichiarato Niccolini alla vigilia della partita – “prende gli antibiotici e stiamo monitorando giorno per giorno l’evoluzione del suo stato di salute.”
Il vice non nasconde l’emozione per un debutto così particolare: “Sono molto emozionato, ma soprattutto orgoglioso. In questa emergenza il mio compito è supportare la squadra e mostrare continuità nel lavoro del mister. Siamo un gruppo unito, una sola voce e un solo obiettivo. Vincenzo ci guida anche a distanza, condivide ogni decisione, anche sugli allenamenti.”
Sulla partita contro lo Steaua, Niccolini è chiaro: “È una gara da non fallire. In un girone così corto bisogna fare punti ovunque, e noi vogliamo farlo anche per il nostro allenatore.”
Skorupski: “Vinceremo per il mister, vogliamo fargli un regalo”
Il portiere e leader Lukasz Skorupski è il primo a caricare l’ambiente. L’emozione per la situazione ricorda i tempi difficili dell’era Mihajlovic, quando la squadra si unì intorno al tecnico serbo durante la malattia.
“Una situazione del genere l’abbiamo già vissuta” – ha spiegato Skorupski – “non è facile quando il tuo allenatore non sta bene. In questi momenti chi c’è già passato deve aiutare gli altri. Vogliamo vincere per lui, è il nostro modo di fargli un regalo.”
Poi un passaggio personale sul futuro: “Sono a Bologna dal 2018 e molto felice. Mi piacerebbe chiudere la carriera qui, magari prolungando oltre il 2027. Diventare una bandiera è un sogno: oggi ci sono pochi giocatori che restano così a lungo in una squadra.”
Il Bologna cerca la svolta europea
Con un solo punto dopo due giornate di Europa League, il Bologna è chiamato a una reazione immediata. La partita di Bucarest rappresenta una tappa cruciale per le ambizioni del club e per il morale del gruppo, che vuole trasformare la difficoltà del momento in un’occasione di forza e coesione.
Sugli spalti ci saranno circa 3.000 tifosi rossoblù, compreso il sindaco Matteo Lepore, a testimonianza del grande attaccamento della città.
L’avversario: uno Steaua in crisi e nel mirino dei tifosi
Il FCSB (Steaua Bucarest) vive una fase complicata. La squadra, attualmente dodicesima nel campionato rumeno, è in piena contestazione: i tifosi hanno duramente criticato l’allenatore Elias Charalambous e si sono scagliati contro l’ex rossoblù Alibec, considerato simbolo delle difficoltà del gruppo.
Charalambous, però, non si arrende: “Sono state dette cose troppo pesanti. I miei giocatori vogliono riscattarsi e trovare equilibrio. Abbiamo esperienza e sappiamo come reagire nei momenti difficili. Dobbiamo vincere per i nostri tifosi.”