Juventusnews24
·14 dicembre 2025
Bologna Juve, la sfida dei “Sliding Doors”: da Ferguson a Castro, i 4 ex obiettivi che oggi minacciano la Signora

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La sfida del “Dall’Ara” non mette in palio solo tre punti pesanti per la zona Champions. Quando questa sera Bologna e Juve scenderanno in campo, per la dirigenza bianconera sarà come guardarsi allo specchio e vedere quello che “poteva essere”. Tra le fila dei rossoblù, infatti, militano ben quattro giocatori che, in tempi e modi diversi, sono stati cerchiati in rosso sui taccuini degli osservatori della Continassa.
Per Luciano Spalletti, il pericolo stasera ha il volto di chi è stato a un passo dal vestire il bianconero. Ecco i quattro “rimpianti” pronti a giocare un brutto scherzo alla loro mancata squadra.
Il nome più caldo è stato a lungo quello di Lewis Ferguson. Il centrocampista scozzese classe 1999, rientrato a pieno regime dopo il lungo infortunio, era stato individuato dalla Juve come il rinforzo ideale per aggiungere gol e incursioni alla mediana. Corteggiato per mesi come potenziale erede delle mezzali bianconere, Ferguson è rimasto a Bologna per diventarne simbolo e leader. Stasera la sua capacità di inserimento sarà la minaccia numero uno per la difesa di Di Gregorio.
In attacco, fari puntati su Santiago Castro. L’argentino classe 2004 era stato monitorato dagli scout juventini fin dai tempi del Velez come prospetto d’oro per il futuro. La Juve ha poi fatto altre scelte, lasciando campo libero al Bologna che ha scommesso su di lui per il dopo-Zirkzee. La sua fame e la sua garra rappresentano un test probante per la coppia difensiva bianconera.
Il “festival del rimpianto” si sposta poi sulle corsie laterali, da sempre cruccio del mercato juventino. A destra c’è Emil Holm: lo svedese, ex Spezia e Atalanta, è stato trattato a più riprese dalla Juve nelle scorse estati per risolvere il problema del terzino destro. A sinistra, invece, spunta Juan Miranda: l’ex Betis, campione olimpico con la Spagna, era il parametro zero di lusso che la Juve aveva bloccato prima di virare su altre strategie.
Oggi, questi quattro moschettieri difendono il fortino rossoblù. E nel calcio, si sa, la “legge dell’ex” (o del quasi ex) è sempre in agguato.









































