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·13 settembre 2025

Calciomercato, il Chelsea ha già piazzato il primo colpo per il 2026: è ufficiale

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Calciomercato, il Chelsea ha già piazzato il primo colpo per il 2026: è ufficiale. Preso il talento dello Strasburgo, società che appartiene allo stesso consorzio

Il Chelsea ha definito il futuro del suo attacco assicurandosi Emmanuel Emegha, che si unirà al club nel 2026 con un contratto di sette anni. L’attaccante olandese classe 2003, attualmente capitano dello Strasburgo, resterà in prestito in Alsazia per altre due stagioni, una decisione che ha spinto i Blues a non intervenire sul mercato nonostante l’infortunio di Liam Delap. Emegha ha scelto il Chelsea preferendolo ad altre offerte da club di Premier e Champions League, forte di un’ottima stagione passata con 14 goal in 27 presenze e un brillante inizio di campionato.

Questa operazione evidenzia la stretta sinergia tra Chelsea e Strasburgo, entrambi sotto il controllo del consorzio BlueCo. La strategia ha alimentato il malcontento dei tifosi francesi, che percepiscono il loro club come una succursale del Chelsea. L’asse di mercato è stato intenso: Ben Chilwell si è trasferito a titolo definitivo in Francia, mentre giovani talenti come Mike Penders e Kendry Paez hanno fatto il percorso inverso prima di essere girati in prestito allo stesso Strasburgo.


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La gestione ha generato casi complessi, come quello del difensore Ishe Samuels-Smith. Acquistato dallo Strasburgo per 6,5 milioni di sterline, è stato immediatamente riacquistato dal Chelsea e girato in prestito allo Swansea City, una mossa legata all’eccessiva concorrenza nel club alsaziano.

La vicenda si inserisce nel più ampio dibattito sulle multiproprietà nel calcio europeo. A differenza di Manchester City (Girona) e Manchester United (Nizza), che hanno dovuto sospendere i trasferimenti diretti per partecipare alle coppe europee fino a settembre 2025, Chelsea e Strasburgo possono continuare a operare, a condizione di rispettare i reali valori di mercato nelle loro transazioni, mantenendo un canale privilegiato che continua a far discutere.

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