Capello: «Non capisco perché Tudor non faccia giocare Vlahovic» | OneFootball

Capello: «Non capisco perché Tudor non faccia giocare Vlahovic» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·7 ottobre 2025

Capello: «Non capisco perché Tudor non faccia giocare Vlahovic»

Immagine dell'articolo:Capello: «Non capisco perché Tudor non faccia giocare Vlahovic»

Capello: «Non capisco perché Tudor non faccia giocare Vlahovic». Le parole dell’ex tecnico sull’attacco della Juventus e delle altre big

“Dimmi che attaccante hai e ti dirò chi sei”. Con la sua consueta lucidità, Fabio Capello analizza per La Gazzetta dello Sport i reparti offensivi delle big della Serie A, delineando gerarchie, problemi e potenzialità di chi lotta per il vertice.

NAPOLI

«Il Napoli in estate ha deciso di spendere e i risultati si vedono. L’investimento per un centravanti in più, Hojlund, è stato importante e quando rientrerà Lukaku gli azzurri ne avranno tre considerando anche Lucca, così da essere ben attrezzati per tutta la stagione. È una mossa particolarmente azzeccata perché in altre parti del campo ci sono giocatori di qualità che stanno incidendo meno dello scorso anno, come McTominay. È vero che la squadra di Conte finora non ha segnato tantissimo, ma resta davvero ben messa e Hojlund è un’aggiunta fondamentale perché conosce già l’Italia e non ha problemi di ambientamento: giocare a Napoli ti sottopone a una maggiore pressione rispetto all’Atalanta, però il danese è sembrato maturato grazie alla Premier League che gli ha fatto capire il suo vero valore. E ho notato anche una certa voglia di rivincita in lui dopo l’esperienza al Manchester United».


OneFootball Video


INTER

«A proposito di abbondanza, non si può non ammirare l’Inter. Anche la formazione di Chivu ha il doppio impegno di Champions League e campionato ed è ricca di opzioni là davanti. È estremamente positivo che la società abbia trovato delle alternative in attacco, una buona notizia sia per l’Inter che per il calcio italiano visto che oltre a Lautaro, Thuram e Bonny c’è anche Esposito: è giovane, ma ha già dimostrato di essere una punta completa che necessita solo di un po’ di pratica».

ROMA

«Non si può dire lo stesso della Roma, l’altra capolista a pari con il Napoli: segna un po’ con tutti i reparti, ma è carente a livello di attaccanti puri, il reparto non è completo. Gasperini sa chi schierare tra Dovbyk e Ferguson perché li vede in allenamento, ma Dovbyk mi pare troppo macchinoso: in area di rigore segna e ha un ottimo senso del goal, ma nella manovra fatica. Però sulla trequarti la Roma ha la qualità e la fantasia di Dybala e di Soulé, che aspetto di vedere con responsabilità importanti: sono loro che permettono ai centrocampisti di essere pericolosi e che consentono alla squadra di essere efficace su punizioni e calci d’angolo».

MILAN

«In Serie A però c’è anche chi non ha ancora trovato il centravanti, il Milan, anche se davanti Gimenez è funzionale per i movimenti di squadra e Allegri ha iniziato un tentativo di adattamento con Leao. Rafael sta dimostrando di avere la capacità di smarcarsi e di trovare spazi, ma ancora non è un attaccante da tanti goal. C’è meno abbondanza rispetto alla concorrenza, però Pulisic può giocare davvero dappertutto, tanto da sembrare perfetto anche nella posizione attuale nel 3-5-2: sa muoversi, ha qualità e velocità e va in verticale. Ho l’impressione che partire più centrale sia meglio per lui: diventa molto più pericoloso, se libero di muoversi».

JUVENTUS

«Nella Juventus il discorso è differente perché un bomber ce l’avrebbe pure, Vlahovic, ma Tudor lo tiene in panchina e non lo fa giocare. Non ne capisco il motivo, dato che David e Openda non stanno facendo sfracelli e, anzi, non riescono a esprimersi come ci si immaginava. Diamo loro ancora del tempo, però i bianconeri un centravanti sicuro ce l’avevano – Vlahovic –, ma forse è troppo sicuro e per questo non gioca. Chissà… E non sempre si possono ridurre le difficoltà delle punte bianconere a un problema di rifornimento di palloni, perché Conceiçao contro il Milan è riuscito quattro volte a scappare via all’avversario e a mettere il pallone in mezzo all’area: lì qualcuno doveva esserci. E infatti poi la sostituzione del portoghese mi ha sorpreso, essendo l’unico in grado di creare pericoli in attacco».

LE ALTRE

«Se poi nella Serie A dei centravanti l’Atalanta avrebbe un bell’attacco che tra infortuni e capricci ancora non si è ammirato al completo, la Fiorentina resta di Kean, che può essere di nuovo il trascinatore della Viola: lo vedo maturato e assicura grande voglia e volontà, caratteristiche che lo rendono importante anche per la Nazionale. Occhio, infine, a Castro del Bologna: ha lampi molto, molto interessanti».

Visualizza l' imprint del creator