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·20 novembre 2025
Capozucca: «Giulini ci ha visto lungo scegliendo Pisacane. Gara delicata contro il Genoa! Su Felici…» – ESCLUSIVA

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Stefano Capozucca ha vissuto alcuni dei momenti più saltanti della sua carriera tra la Sardegna e la Liguria. 14 stagioni al Genoa e 3 al Cagliari, il dirigente romano ci ha parlato tanto della sua carriera quanto della squadra allenata da Fabio Pisacane. L’ex direttore sportivo dei rossoblù inoltre ha fatto un pronostico della sfida della Domus valida per la 12a giornata del campionato di Serie A 2025-2026. Le sue parole:
Com’è per lei vivere questa partita tra le sue ex squadre?
«Sono due squadre alle quali sono legato, a Genova ho fatto un po’ la storia perché ci sono rimasto per 13 anni; come direttore sono stato il più longevo. A Cagliari ho fatto 4 anni e ho dei ricordi splendidi perché il Cagliari quando è stato in Serie B è stato promosso più volte, ma non era mai arrivato prima. Nella mia gestione abbiamo vinto il campionato arrivando primi, una cosa che non era mai successo. In Serie A abbiamo raggiunto il miglior piazzamento dell’era Giulini. Siamo arrivati undicesimi e se ci fosse stato il VAR saremo arrivati noni, abbiamo subito delle cose strane. Detto questo però abbiamo fatto un campionato sempre ben al di sopra della stanchezza. A Cagliari sono stati 4 anni splendidi perché mi sono sentito voluto bene, una cosa che non dimenticherò mai».
Qual è il suo pronostico per Cagliari-Genoa?
«La partita è delicata per entrambe le squadre, il Genoa era addirittura ultimo in classifica prima di andare a Sassuolo. Ora dovrà giocare una partita su un campo difficile come quello di Cagliari, lì non è mai semplice giocare perché il pubblico è il dodicesimo uomo in campo perché si fa sentire. Questo non tanto per il numero perché lo stadio non è grandissimo, ci stanno circa 16.000 persone, lo stadio è rumoroso e vicino. Gli anni scorsi diverse partite sono state risolte nei momenti di recupero perché la gente spinge oltre il limite. Quindi per me è una partita delicata nella quale il Cagliari cercherà di vincere sfruttando il fattore casa».
Quale è il ricordo più bello della sua esperienza in Sardegna da direttore sportivo?
«Quello più bello è stato le vittoria a Bari sotto la gestione di Rastelli, per loro era l’ultima occasione per inserirsi nella lotta promozione. Abbiamo vinto 0-3 e siamo stati promossi matematicamente, ricordo che a Cagliari ci aspettava una folla immensa all’aeroporto. E’ un momento che non dimenticherò mai! Il ricordo più bello che ho di Cagliari non è sportivo, ma umano. Non mi hanno ma voluto così bene da nessuna parte, i sardi sono gente un po’ particolare perché inizialmente ti sembrano sulle loro. Ti guardano con sospetto, poi quando entri nei loro cuori se possono ti danno tutto. Il secondo anno andavavo e mi hanno sempre pagato il caffè. E’ gente semplice ed orgogliosa di avere questa squadra in Serie A, per loro è un motivo di vanto. Per loro il Cagliari in Serie A è un rivincita sociale, infatti il loro mito rimarrà per sempre Gigi Riva. Una persona che ha rifiutato le offerte delle grandi squadre per rimanere in Sardegna».
Il Cagliari con Pisacane sembra voglia provare ad esprimere un gioco propositivo. Lei che lo conosce, che idea si è fatto del Pisacane allenatore?
«Lo conosco bene perché l’ho avuto anche nel settore giovanile a Genova. Mi sono fatto un’idea positiva, con tutti i pregi e difetti che può avere il presidente Giulini, lui è uno che la vede lunga in certe situazioni. Poi lui come tutti gli altri non ha la verità in tasca, nel mondo del calcio è così! Se Giulini, che del Cagliari è responsabile, è perché ha ponderato la scelta sapendo quali sono le capacità di Pisacane. Lui non va a rischiare, anche perché il campionato dei rossoblù sarà alla ricerca della salvezza, il ruolo del Cagliari è quello di salvarsi in modo tranquillo. Lui non aveva mai allenato in prima squdra e aveva fatto buoni risultati con la primavera, per cui io sono fiducioso sul fatto che riuscirà a condurre in porto questa risponsabilità che gli ha dato il presidente».
Questa stagione sta venendo l’esplosione definitiva di Mattia Felici, le piace il classe 2001 del Cagliari? Non crede che lui e Zito Luvumbo rischini di togliersi spazio a vicenda?
«Si, Felici è un giocatore che mi piace. Non penso che andrà così, credo che quando i giocatori sanno giocare a calcio nessuno toglie spazio all’altro: più giocatori buoni ho e meglio è!».
Capitolo lotta per lo scudetto: chi vede favorito per la vittoria finale e chi pensa si giocherà lo scudetto fino alla fine?
«Il mio parere è uguale a quello dell’anno scorso, ovvero che la squadra più forte sia l’Inter. Io credo che l’anno scorso – e questa è la mia opinione – non l’abbia vinto il Napoli, ma l’abbia perso l’Inter. I nerazzurri hanno la rosa più forte in senso assoluto!».
Si ringrazia Stefano Capozucca per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista
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