Inter News 24
·5 settembre 2025
Carraro Inter, tavolino 2006: parole tardive ma chiare sull’assegnazione dello scudetto

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·5 settembre 2025
L’Inter e i suoi tifosi possono finalmente contare su un verdetto morale proveniente da un protagonista della storia del calcio italiano. Franco Carraro, figura simbolo del sistema calcistico, già senatore, ministro, sindaco di Roma, presidente del Milan e della FIGC fino al 2006, ha rilasciato dichiarazioni che ridimensionano alcune narrazioni consolidate su Calciopoli e sull’assegnazione dello scudetto ai nerazzurri tramite il famoso tavolino.
Secondo l’ex dirigente, molti episodi del 2006 appaiono oggi surreali: il tavolino con cui l’Inter avrebbe dovuto essere premiata era, nelle parole di Carraro, una decisione mai realmente necessaria. L’ex presidente FIGC ha spiegato ai taccuini di Tuttosport che alcune manovre e indicazioni all’interno dei Consigli Federali e tra designatori arbitrali sono state spesso interpretate in modo distorto dai media, creando un racconto conformista e incompleto della vicenda.
In particolare, Carraro ha ricordato episodi curiosi e poco noti: la gestione di arbitri come Rodomonti e la dinamica di scelte che avrebbero dovuto favorire, o meno, la Juventus, lasciando spesso l’Inter in una posizione di vantaggio surreale. Questi dettagli, oggi, svelano la complessità e le contraddizioni di un periodo in cui il club nerazzurro, pur tra mille polemiche, avrebbe comunque meritato di essere considerato in un contesto più equilibrato.
L’ex senatore, inoltre, ha messo in evidenza come molti dei retroscena emersi negli anni successivi abbiano mostrato comportamenti e conversazioni tra dirigenti bianconeri e designatori arbitrali che avrebbero potuto alterare la percezione della legittimità delle decisioni. La sua posizione finale non lascia dubbi: il tavolino 2006 è stato surreale e lo scudetto assegnato all’Inter non era una formalità giustificabile sin dall’inizio.
Con le sue parole, Carraro contribuisce a ridisegnare la narrazione di Calciopoli, offrendo al club nerazzurro una forma di soddisfazione morale e ridimensionando le letture superficiali della vicenda. Dopo vent’anni, le dichiarazioni arrivano quando “non fa più male e non costa nulla”, ma ribadiscono la legittimità dell’Inter e dei suoi tifosi nel sentirsi ingiustamente trattati da un sistema complesso e contraddittorio.