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·19 settembre 2024

Caso Dybala e rapporti difficili: perché i Friedkin hanno licenziato De Rossi

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Perché De Rossi è stato esonerato? Daniele De Rossi stava per scendere in campo ad allenare la squadra, quando è stato invece convocato negli uffici dei Friedkin, dove gli è stato comunicato l’esonero «nell’interesse della squadra per riprendere il percorso auspicato». Una storia – quella con la Roma – che si è conclusa dopo appena quattro partite di campionato, e nonostante la stima e il rinnovo di contratto successivi all’ottima seconda parte della stagione 2023/24.

De Rossi aveva preso il posto di Mourinho, esonerato dopo Milan-Roma del 14 gennaio. La sua prima partita da allenatore era stata il 20 gennaio, all’Olimpico, battendo 2-1 il Verona. In totale, tra campionato e Europa League, ha vinto 13 partite, ne ha pareggiate 10 (per la statistica è pareggio la vittoria ai rigori contro il Feyenoord) e ne ha perse 7. Nella stagione scorsa ha fatto benissimo, in questa non era ancora riuscito a vincere.


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Perché De Rossi è stato esonerato? Dal caso Dybala ai rapporti con la proprietà

In questo senso per la dirigenza giallorossa è stata una scelta esclusivamente tecnica. Ma al di là dei risultati — scrive Il Corriere della Sera — De Rossi paga però tre cose: la perdita di feeling con la CEO Lina Souloukou; il caso-Dybala che ha sconvolto il mercato e lo ha costretto a cambiare l’idea di giocare con il 4-3-3; il modus operandi dei Friedkin, che si fidano ciecamente dei report fatti dai dirigenti che hanno messo a capo del club.

Non ci sono stati litigi veri e propri, ma le incomprensioni si sono sedimentate. De Rossi lascia senza proferire parola e fa spazio a Ivan Juric, che ha firmato fino a giugno 2025 per 2 milioni netti e con la clausola di un rinnovo automatico nel caso di conquista della qualificazione alla prossima Champions.

Cosa farà il nuovo allenatore? Di sicuro è stato preso per valorizzare soprattutto gli investimenti fatti sul mercato — vedi Soulé — e creare possibili plusvalenze come è successo in tutte le squadre che ha allenato. Sullo sfondo restano le parole di Francesco Totti, che pochi giorni fa parlava dell’amico De Rossi come «parafulmine» per l’esonero di Mourinho.

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