Cassano senza filtri sul derby di Torino: «Spalletti è arrivato da pochissimi giorni ma non posso non dire questa cosa». Il commento | OneFootball

Cassano analizza lo 0-0 tra Juve e Torino: un match noioso, ma Spalletti non ha colpe e non poteva fare di più in così poco tempo

Uno 0-0 che non scalda i cuori, un pareggio che frena la rincorsa della Juventus e che, soprattutto, annoia. Antonio Cassano, nel suo consueto stile senza filtri, ha commentato il Derby della Mole, definendolo un sonnifero. Tuttavia, “Fantantonio” ha voluto spezzare una lancia a favore del nuovo tecnico Luciano Spalletti: impossibile, a suo dire, giudicare o chiedere di più a un allenatore arrivato da pochi giorni.

Cassano: una partita noiosa, giusto il pari

Per l’ex attaccante, la stracittadina tra Juve Torino è stata una partita priva di emozioni, con occasioni da gol ridotte al lumicino e un risultato finale che rispecchia fedelmente quanto visto in campo. Cassano salva solo l’atteggiamento del Torino, che ha interpretato la gara come doveva, e assolve Spalletti da ogni colpa.

L’ANALISI DEL MATCH – «Però la la partita è stato da addormentarsi, poca roba, ci sono state due occasioni, uno da una parte e uno dall’altra, però la Juve non posso dire: mi aspetto di più se non l’ha allenata neanche per tre volte, non posso. Il Torino ha lottato perché doveva fare quel tipo di partita. Nessuno ha rubato niente. È stata una partita però da dormire».

Cassano: d’accordo con Spalletti, non poteva fare di più

Cassano ha poi sottolineato come lo stesso Spalletti, a fine gara, sia stato lucido nell’analizzare i limiti della squadra. Limiti che, in così poco tempo, era impossibile correggere.

L’ANALISI DI SPALLETTI – «Sicuramente Spaletti è arrivato due giorni fa, l’altro giorno è arrivato. Niente, anche lui lo ha detto, arrivava molto poco la palla velocemente ed è mancata la giocata nel mezzo, la qualità individuale, cioè ha detto delle cose…»

L’analisi di Cassano è dunque un’assoluzione totale per il nuovo tecnico. L’esordio in campionato (dopo la “prima” a Cremona) era in un contesto troppo complicato e con troppo poco tempo per poter incidere. La Juve vista nel derby è ancora una squadra malata, ma la colpa, secondo l’ex attaccante, non è certo di Spalletti, che avrà bisogno di tempo (e forse di un calciomercato mirato) per plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. Per ora, il derby è da archiviare come una “partita da dormire”, in attesa di vedere la vera mano del tecnico di Certaldo.

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