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Alessandro De Felice ·2 giugno 2025

❌ C'è chi dice no: da Balo e Mancio ad Acerbi, chi ha rifiutato l'Italia ⛔

Immagine dell'articolo:❌ C'è chi dice no: da Balo e Mancio ad Acerbi, chi ha rifiutato l'Italia ⛔

Negli anni, la maglia della Nazionale italiana è stata spesso considerata un simbolo intoccabile, un sogno che ogni calciatore dovrebbe inseguire a qualunque costo.

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Eppure, la storia del calcio e dello sport in generale racconta anche di chi a quel richiamo ha detto no. Rifiuti, ripensamenti e motivazioni più o meno nobili si intrecciano in un filo rosso che collega nomi illustri e gesti controversi.


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Nelle ultime ore è stato Francesco Acerbi a rinunciare alla convocazione azzurra, aprendo un caso con il CT Luciano Spalletti.

Ma prima di lui tanti altri hanno scelto di non rispondere alla chiamata: da Roberto Mancini a Mattia Destro, da Franco Baresi a Eraldo Pecci, fino a Mario Balotelli.

Una storia di rifiuti che non è mai semplice tradire e che spesso si porta dietro motivi personali, politici e professionali.


💥 Il caso di Acerbi e la tensione con Spalletti

Il caso più recente è quello di Francesco Acerbi, che ha rifiutato la convocazione alla Nazionale lamentando di non esssersi sentito considerato in precedenza.

La scelta ha provocato una coda velenosa di accuse e tensioni con il commissario tecnico Luciano Spalletti.


☹️ Roberto Mancini e il rimpianto di un no

Roberto Mancini, oggi allenatore e un tempo calciatore tra i più talentuosi della sua generazione, ha più volte ammesso che il suo rifiuto alla convocazione per il Mondiale del 1994 negli Stati Uniti è stato il suo più grande rimpianto.

In quel momento pensava di andare a fare la comparsa, ma con il senno di poi definì quella decisione “una cretinata enorme”.


😮 Destro, Romulo e le polemiche del Mondiale 2014

Il Mondiale 2014 in Brasile vide protagonisti due rifiuti che fecero scalpore. Mattia Destro, attaccante della Roma, rispose con un “ci penso” alla proposta di fare la riserva da parte del CT Cesare Prandelli. La freddezza di quella risposta e la sorpresa di Prandelli portarono alla sua esclusione definitiva dalla lista dei convocati.

In quei giorni, anche Romulo decise di rinunciare alla maglia azzurra, ma per ragioni diverse. Naturalizzato italiano per rafforzare la squadra, Romulo spiegò che non era in condizione fisica adeguata a dare il massimo e scelse di non partire. Una scelta di responsabilità, seppur dolorosa.


🙏 Baresi e Pecci: ripensamenti e onestà

Franco Baresi, capitano del Milan, nel settembre 1992 annunciò il suo addio alla Nazionale. Lo fece senza consultare il CT Arrigo Sacchi, che rimase sorpreso e contrariato.

Solo un mese dopo, convinto dal presidente della Figc Antonio Matarrese, Baresi tornò sui suoi passi, definendo quel gesto un addio “strano” e impulsivo.

Diverso fu il caso di Eraldo Pecci, mezzala che aveva già fatto parte della spedizione del 1978 con Bearzot.

Prima del Mondiale 1982, Pecci spiegò con onestà a Bearzot che, se la sua presenza fosse stata solo per fare la riserva, sarebbe stato meglio chiamare un altro. Un rifiuto senza rancore, apprezzato dallo stesso Bearzot.


🤨 I casi Zigoni e Balotelli

Gianfranco Zigoni, ribelle del calcio anni Settanta, raccontò che non accettò la convocazione semplicemente perché “non ne aveva voglia”.

Giocò una sola volta in Nazionale, nel 1967 contro la Romania, ma la sua disattenzione e la scarsa convinzione lo allontanarono subito da quell’ambiente.

E infine, c’è Mario Balotelli. Dal 2018 non indossa più la maglia azzurra, ma un anno dopo, escluso ancora dai convocati, pubblicò un post provocatorio su Instagram: “Magari non succederà, ma se un giorno ci sarà bisogno di me e fossi io a rinunciare alla Nazionale?”.

La risposta non è mai arrivata, ma il tema resta vivo.


📸 Claudio Villa - 2023 Getty Images