PianetaBari
·22 settembre 2025
Cerofolini: “Calendario tosto, ma ci aspettavamo più punti. Troppi gol subiti? Non ce lo spieghiamo”

In partnership with
Yahoo sportsPianetaBari
·22 settembre 2025
Questo pomeriggio, a pochi giorni dal ritorno in campo contro la Sampdoria, il portiere del Bari Michele Cerofolini ha rilasciato un’intervista ai microfoni di RadioBari durante il programma Il Bianco e Rosso TBSport. Di seguito le parole del portiere protagonista di un eccellente avvio di stagione (clicca qui per leggere il nostro approfondimento).
Copyright: Giorgia Bassoli/ IPA Sport / IPA
Il terzino è tornato sul ko di Palermo: «Nel secondo tempo c’erano sensazioni diverse, perché le occasioni loro sono arrivate quasi tutte nel primo tempo. Sapevamo che il Palermo fosse una squadra forte, in un momento in cui la partita sembrava spenta hanno fatto due eurogol che hanno fatto la differenza. Parate? Quella su Brunori la più spettacolare, su Palumbo la più difficile. Le prime due partite c’erano più spazi, Il Palermo sapeva chiudere bene le nostre azioni. È stato difficile creare qualcosa, anche in contropiede. Noi sicuramente dovevamo essere più scaltri e svegli, soprattutto in determinati momenti».
Sull’avvio di stagione del Bari: «Il calendario era tosto, con tre contendenti per il titolo tra le avversarie. Si sono viste buone prestazioni, ma avevamo altre aspettative sotto l’aspetto dei punti, ce ne manca qualcuno. La Serie B è molto strana: squadre costruite per vincere rischiano di retrocedere e squadre sulla carta peggiori che hanno un gruppo strepitoso e si esprimono al massimo possono anche puntare alla promozione».
Cerofolini ha parlato della fase difensiva: «Siamo riusciti a partire forte nelle ultime due per non subire subito come accaduto con Venezia e Monza. È un dato non positivo e su cui bisogna lavorare. Certamente non entriamo in campo come i pazzi, ma con testa e organizzazione corretta, prendendoci i giusti rischi. Nel calcio moderno, la prima difesa è il possesso palla, dobbiamo essere bravi a mantenere il possesso. La fiducia dell’inizio non è svanita, ma è ovvio che quando le cose non vanno benissimo bisogna ripartire dalle basi per costruire durante la partita il risultato».
Nel corso dell’intervista a Cerofolini viene toccato il tema della costruzione dal basso: «Continueremo a usarla. Nelle prime due partite le azioni più pericolose sono nate così, abbiamo creato tanto. Se lavori due mesi e mezzo su quella strada e ti crea sicurezze, è giusto continuare. Caserta posso assicurare sta mettendo tutti nelle condizioni migliori per poter esprimersi al meglio. Al San Nicola abbiamo giocato solo una sola volta in stagione, ma l’atmosfera è incredibile e il tifo si fa sentire. È un ambiente unico in Italia, ha pochi rivali. L’obiettivo è portare più gente allo stadio e rendere entusiasmante per loro andarci».
La chiosa finale è una curiosità sul numero di maglia: «Inizialmente sceglievo sempre il tredici. Da quando questo numero è stato ritirato a Firenze per la scomparsa di un mio ex compagno e amico quale Davide Astori, ho invertito le cifre. Ma è come se avessi sempre quel numero, anche per avere un ricordo di Davide».