🎙️ Cesena, Francesconi: “Palermo e Venezia hanno qualcosa in più, ma noi siamo forti. Sogno la Nazionale” | OneFootball

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·8 ottobre 2025

🎙️ Cesena, Francesconi: “Palermo e Venezia hanno qualcosa in più, ma noi siamo forti. Sogno la Nazionale”

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Matteo Francesconi, centrocampista e importante tassello del Cesena, ha rilasciato alcune considerazione approfittando della sosta Nazionali. Riprendiamo le sue parole da Tutto Cesena:


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Reggiana“Contro la Reggiana meritavamo almeno un pari. Ma in diversi frangenti siamo stati troppo poco cinici, non sufficientemente cattivi”.

Attacco –“Dobbiamo migliorare su più fronti, non solo in attacco. Il potenziale di questa squadra è elevato, ma serve un po’ più di malizia nei frangenti più delicati”.

Shpendi – “Cristian vive per il gol. È chiaro dunque che vorrebbe poter fare di più per il suo Cesena. Cristian lo vedo però relativamente sereno, non in panico. Sono certo che molto presto tornerà a gonfiare le reti avversarie. A segnare gol importanti”.

Seconda sosta – “Tale sosta ci permetterà di ricaricare le pile e magari di mettere a posto qualche nostro problemino. Io però avrei preferito giocare subito. La voglia di riscattare gli ultimi due ko è alle stelle”.

La Spezia – “In campo bisogna andare sempre per vincere. Senza fare troppi calcoli. Sennò poi finisce male”.

Obiettivi – “Siamo partiti a fari spenti, senza grosse aspettative. Poi la nostra ottima partenza ha cambiato un po’ le carte in tavola, rendendoci più consapevoli della nostra forza. Certo, siamo reduci da due battute d’arresto molto pesanti. Secondo me siamo forti. Possiamo centrare come la scorsa stagione il traguardo dei play-off. Io ci credo”.

Favorite per la A“Palermo e Venezia hanno sicuramente qualcosa in più di tutte le altre pretendenti al grande salto: punto su di loro. Anche se pure il Modena potrebbe giocarsi le sue chance sino alla fine”.

Mignani e l’utilizzo dei giovani – “Replico dicendo che questa ‘cosa’ non è vera. Il mister fa sempre le sue scelte per il bene della squadra, senza guardare troppo alla carta d’identità dei giocatori. Se un giovane è forte e merita di giocare, gioca. Altrimenti sta fuori“.

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