🎙️ Cesena, Klinsmann: “Non sono sorpreso di aver ricevuto la convocazione in Nazionale giocando in Serie B” | OneFootball

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·5 settembre 2025

🎙️ Cesena, Klinsmann: “Non sono sorpreso di aver ricevuto la convocazione in Nazionale giocando in Serie B”

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Jonathan Klinsmann, portiere del Cesena e fresco di convocazione nella Nazionale degli Stati Uniti, ha rilasciato alcune dichiarazioni direttamente dal ritiro.


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Rilasciate ai canali ufficiali della FIFA, le riprendiamo da TMW:

Convocazione – “Sono estremamente emozionato. Credo che ospitare una Coppa del Mondo nel proprio Paese sia sempre qualcosa di speciale, non solo per i tifosi ma anche per la crescita del calcio. Negli Stati Uniti questo sport è cresciuto molto negli ultimi anni e sono sicuro che il Mondiale darà un’ulteriore spinta. Per i tifosi sarà incredibile, ma lo è anche per i giocatori: tutti vogliono farne parte. Adesso che la convocazione è arrivata, l’obiettivo sembra più realistico rispetto a una settimana fa. Voglio solo scendere in campo, fare bene e meritarmi altre chiamate“.

Cesena – “Non direi una sorpresa, perché è sempre stato un mio obiettivo. Ho sempre sperato di tornare in nazionale e ora che ci sono, ne sono davvero grato e felice. Arrivarci è fantastico, ma la vera sfida è restarci. Con la Coppa del Mondo così vicina, la motivazione è ancora più grande. È bello ricevere questa convocazione proprio adesso, in un momento importante della mia carriera“.

Papà Jurgen – “Sì, per me è sempre stato naturale. Sono cresciuto nei programmi giovanili degli USA e ho passato lì la maggior parte della mia vita. Certo, se fosse arrivata una chiamata dalla Germania ci sarebbe stata una riflessione da fare, ma mi sono sempre sentito a casa con gli Stati Uniti“.

Primo ricordo dei Mondiali – “Il 2006 in Germania, è stato un momento speciale per la mia famiglia. Ero piccolo, ma ricordo che andai all’hotel della squadra e chiesi a tutti i giocatori di firmarmi un pallone. Nel cortile c’era un mini campo dove giocavamo con gli altri bambini, e sono ancora amico di uno di loro. I Mondiali sono così: un momento unico in cui si ritrovano tifosi, famiglie e giocatori. Anche il 2014 in Brasile mi è rimasto impresso: ero più grande, quindi l’ho vissuto in modo diverso, con un po’ più di tensione, ma resta un ricordo molto positivo“.

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