Inter News 24
·9 ottobre 2025
Champions League Inter, la Uefa punta ai 6 miliardi. Dal 2027 ci sarà la rivoluzione dei diritti tv!

In partnership with
Yahoo sportsInter News 24
·9 ottobre 2025
L’UEFA ha messo nero su bianco la sua ambiziosa strategia per incrementare i ricavi delle coppe europee a partire dal ciclo 2027-2030. L’obiettivo è passare dagli attuali 4,4 miliardi di euro incassati nel 2024-25 a ben 6 miliardi a stagione, con la possibilità di raggiungere anche i 6,5 miliardi.
Questo traguardo verrà perseguito senza modificare l’attuale format (almeno fino al 2030), ma attraverso una significativa espansione verso le piattaforme di streaming globali, con Netflix che sembra essere la più interessata, ma anche Apple, Disney e Amazon potrebbero entrare in gioco. Inoltre, verranno massimizzati i proventi dalle sponsorizzazioni, personalizzando i led a bordo campo in tutti i Paesi e aree geografiche. Ecco l’analisi de La Gazzetta dello Sport.
Il comunicato di Nyon conferma che «l’Uc3, la joint venture tra Uefa ed Efc, ha approvato la propria strategia commerciale per il ciclo 2027-2033 delle competizioni europee per club maschili». La prima notizia è che, con un piano di vendita già pronto, il formato attuale (il girone unico a 36 squadre) non verrà toccato non solo fino al 2027, ma anche per il ciclo successivo o addirittura i due successivi, fino al 2033. Resta il piccolo dubbio che per il 2030-2033 i contratti possano prevedere una clausola per un eventuale cambio di format.La seconda novità significativa è l’allargamento dell’orizzonte di vendita dei diritti TV da tre a un massimo di sei anni, a seconda del Paese. L’obiettivo è una pianificazione a più lungo termine che faciliti investimenti importanti e permetta agli acquirenti di ammortizzare meglio le cifre messe sul tavolo. Una crescita significativa delle revenues è attesa anche dall’estero, in particolare da oltre Oceano.
Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, l’UEFA ha studiato il frazionamento della Champions League in più pacchetti, il cosiddetto “spezzatino”. L’intenzione è coinvolgere le grandi piattaforme di streaming globali, con dettagli sui pacchetti proposti che verranno rivelati nei prossimi giorni. Tra le opzioni, ci sarebbe quella di vendere una singola gara al giorno, magari il big match del martedì o del mercoledì, a un unico “player” in tutto il mondo o in più Paesi, sul modello di DAZN con la Coppa del Mondo per club FIFA. Rispetto alle trattative per il triennio 2024-27, ci saranno più pacchetti e meno possibilità di acquistare una fetta quasi totale delle coppe, richiedendo l’interesse di un maggior numero di broadcaster.
Aumenta il gap Questi cambiamenti, però, sollevano preoccupazioni sulla competitività e sull’equilibrio. La “torta” più grande, infatti, favorirà inevitabilmente i top club europei, intenzionati a prendersi la fetta maggiore dei nuovi proventi e ad aumentare il divario rispetto alle squadre medio-piccole. A medio-lungo termine, il divario di fatturato tra chi gioca con costanza la Champions e chi non la gioca mai rischia di diventare incolmabile, con tanti saluti all’equilibrio dei campionati nazionali. L’asse tra UEFA ed Efc è rafforzato dall’accordo con Relevent Football Partners, nominata agenzia globale di marketing e vendite. Sullo sfondo, ma neanche troppo, rimane la battaglia per la suddivisione dei ricavi, con la UEFA che vorrebbe aumentare la cifra destinata ai premi di Europa League e Conference League, oltre alla solidarietà per i club non impegnati nelle coppe, ma per il “fronte del no” questo piano non basta a ridurre le disuguaglianze.