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·21 gennaio 2021
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Per il Manchester City sarà l’ennesima piccola avversaria alla ricerca della gloria in FA Cup, ma per il Cheltenham Town questa coppa rappresenta molto di più. Dopotutto, se la competizione regala ogni anno grandi sorprese, sognare è lecito per tutti, anche per chi milita nella quarta divisione.
La storia di questo piccolo club non è molto ricca: fondati nel 1887, i Robins non sono mai diventati grandi e l’unico trionfo del loro centenario cammino è stata la vittoria dell’FA Trophy nel 1998, una competizione per squadre semiprofessionistiche. Per il resto poche altre gioie, come i quattro campionati disputati nella Football League One, la terza serie del calcio inglese. Nessun apparizione in Championship, figuriamoci in Premier League, un obiettivo mai raggiunto e che anche adesso appare lontanissimo. Per il Cheltenham sono davvero pochi i traguardi da ricordare, ma quasi tutti sono arrivati in FA Cup, la coppa dei sogni appunto. Spesso la sua corsa si è fermata al terzo turno, risultato non esaltante ma grazie al quale nella stagione 1933/34 è riuscita a portare al suo vecchio stadio stadio 10.389 persone, tutt’ora record assoluto di affluenza per la squadra in occasione di una gara casalinga.
Ma il punto più alto mai raggiunto nella sua storia in questa coppa risale a 19 anni fa. Tutto cominciò con la promozione in League One nella stagione 2001/02, conquistata grazie alla vittoria nello spareggio contro il Rushden & Diamonds, un club che non esiste più da dieci anni a causa di problemi finanziari: quell’anno i Robins avevano una squadra molto forte, forse la più competitiva di sempre, guidata dalla formidabile coppa d’attacco formata da Alsop e Naylor capace di segnare 44 gol in un solo campionato. In quel gruppo così forte spiccava anche il nome di Michael Duff, attuale allenatore del club che fu spostato da terzino a centrocampista, un ruolo che gli permise di esplodere e di avere successo anche in Premier League con il Burnley.
Non è un caso quindi se fu proprio quel Cheltenham a raggiungere gli ottavi di finale della FA Cup, il picco di una cavalcata storica che non è mai più risuscito a ripetere in due decenni. Quel gruppo, formato da giocatori dal carattere forte e di grande esperienza, resta il dream team per eccellenza secondo tutti i tifosi: con grande coraggio i Robins riuscirono prima a battere l’Oldham, squadra di terza serie, e poi anche il Burley (che all’epoca militava in Championship) ai sedicesimi. Per la prima volta la piccola squadra del sud dell’Inghilterra era agli ottavi di finale, un risultato straordinario arrivato contro ogni pronostico e contro squadre nettamente superiori. Sfortunatamente il sogno del Cheltenham si infranse lì, nella sconfitta per 1-0 contro il West Bromwich che alla fine della stagione sarebbe stato promosso in Premier League.
Il grande successo in quel percorso però rese meno amara l’eliminazione: prima di allora i piccoli Robins non avevano mai osato andare così lontano, arrivando davvero a un soffio dai quarti di finale. Ed è proprio sulle ali di quella emozione che a quasi 20 anni di distanza i ragazzi di Duff sognano di compiere una nuova impresa, questa volta contro una delle squadre più forti d’Europa.