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·4 novembre 2025

Chivu Inter, retroscena sullo staff: decisiva questa figura: lo ha voluto fortemente per un motivo

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Chivu Inter, le prime indicazioni dopo l’inizio di stagione dei nerazzurri in Serie A e Champions League. Tutti i dettagli in merito

Il gol di Piotr Zielinski contro il Verona è stato una vera e propria perla, un esempio di calcio studiato nei minimi dettagli. La rete è arrivata da un corner perfettamente eseguito da Hakan Calhanoglu, che ha servito un pallone tagliente per Zielinski, il quale ha concluso indisturbato al volo. Un’azione spettacolare, ma non frutto di un caso: dietro quella giocata c’è una preparazione meticolosa, un lavoro di analisi e studio delle avversarie che ha coinvolto l’intero staff dell’Inter, in particolare l’ex centrocampista Angelo Palombo e il team di match analyst guidato da Filippo Lorenzon, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport.

La preparazione dell’Inter, infatti, non si limita a quella che vediamo in campo. Ogni giorno, ad Appiano, azioni provenienti da ogni angolo del mondo vengono analizzate con attenzione, come se fossero ingredienti da mescolare in una ricetta segreta. L’Inter studia a fondo gli avversari, compreso il Kairat Almaty, prossimo impegno in Champions League, per cercare i punti deboli su cui colpire. Tuttavia, come per il gol contro il Verona, non si tratta solo di idee, ma di azioni concrete: i dettagli fanno la differenza.


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L’Inter è una delle squadre più pericolose su palla inattiva in Serie A, grazie a una batteria di calciatori talentuosi come Calhanoglu, Dimarco e Barella, oltre a saltatori impetuosi come le punte Lautaro e Thuram, ma anche difensori come Bastoni e Bisseck. La creazione e l’esecuzione degli schemi da calcio d’angolo sono diventati un punto di forza per la squadra, tanto che le statistiche dicono che l’Inter è seconda in Serie A per xG (expected goals) su palle inattive, subito dietro la Roma.

Il lavoro dietro queste situazioni viene curato nei minimi dettagli, come nel caso della rete contro il Verona, dove il movimento studiato ha attirato l’attenzione della difesa scaligera e creato lo spazio per Zielinski. Il trucco era “attrarre” due difensori nella zona di battuta, liberando così un’area sguarnita. Un’idea che nasce dai dati e dalla comprensione degli avversari, ma che richiede anche l’esecuzione perfetta in campo.

Bastoni, ad esempio, ha dimostrato di essere letale sul primo palo, come nel gol contro il Toro, mentre Dumfries ha mostrato la sua abilità nel colpire di testa, come visto nella partita contro l’Ajax. Lautaro, invece, preferisce tagliare in diagonale, un movimento che permette di liberare lo spazio per i compagni. Ogni giocatore ha il suo ruolo in questa “orchestra” e l’allenatore Cristian Chivu sa quanto sia importante il lavoro dello staff nella progettazione di queste azioni.

Nel calcio moderno, dove ogni dettaglio può fare la differenza, l’Inter si distingue per la sua capacità di preparare le situazioni di gioco con una precisione chirurgica. La partita contro il Kairat potrebbe offrire nuove opportunità per vedere questi schemi in azione, mentre la squadra continua a perfezionare ogni aspetto del proprio gioco, forte di un lavoro continuo e artigianale che sta dando i suoi frutti.

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