Chivu predica calma verso Roma Inter: «Siamo all’inizio, è solo la 7ª giornata… Vi svelo cosa ho preso da Gasperini» | OneFootball

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·17 ottobre 2025

Chivu predica calma verso Roma Inter: «Siamo all’inizio, è solo la 7ª giornata… Vi svelo cosa ho preso da Gasperini»

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Chivu, allenatore dell’Inter, ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. Le sue parole

Cristian Chivu, alla vigilia di Roma Inter, ha presentato così la sfida valida per la settima giornata del campionato di Serie A 2025/26. Ecco cosa ha detto il tecnico nerazzurro.


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COME VEDO LA SQUADRA DOPO LA SOSTA? – «Sono tornati sani, senza problemi. Ovvio che ci sono giocatori che hanno accumulato dei minuti, che hanno fatto anche due partite da 90′ ma gli abbiamo dato qualche giorno in più di riposo, li abbiamo gestiti per averli al meglio».

COSA MI ASPETTO DI VEDERE? – «Mi aspetto di ripartire da come abbiamo concluso con la Cremonese, dalla prestazione e dalla determinazione, bisogna dar continuità e capire i punti di forza, continuando a fare passi avanti senza tornare indietro. Siamo tutti consapevoli dell’importanza di ogni partita, abbiamo imparato a trattare ogni partita come fosse una finale, fa poca differenza se affrontiamo avversari con più o meno fama. Quello che ci interessa è la preparazione mentale e fisica, la nostra voglia di essere dominanti e fare la partita per poi rimanere nell’andatura di una stagione aggrappati su tutti i fronti possibili, perché questa squadra ha qualità, valore e può arrivare fino in fondo ovunque».

L’EMOZIONE NELL’INCONTRARE GASPERINI – «Con lui, anche se l’esperienza è stata breve, sono rimasto con una buona impressione. Ho avuto la conferma da quello che ha continuato a fare, nell’innovazione portata a Bergamo. Tutti noi ad un certo punto ci siamo ispirati a lui e abbiamo capito che era una cosa fattibile per il calcio italiano. Gode di tutta la mia stima e ammirazione, come aveva goduto quando io ero un giocatore e lui l’allenatore. Mi ricordo che avevamo fatto un’ottima preparazione, era da anni che non stavo così bene dal punto di vista fisico e mentale. Aveva cercato di cambiare il modulo, col 3-4-2-1 dove io facevo il braccetto di sinistra. Ci divertivamo, poi purtroppo i risultati non ci sono stati ed è stato mandato via secondo me anche presto, perché poi ha dimostrato il suo valore e le sue idee. Sono contento perché è diventato un allenatore che per noi giovani tecnici è stato d’ispirazione».

COSA HO PRESO DA GASPERINI? – «Questo modo di interpretare il calcio, la sua fase difensiva, il suo coraggio, l’innovazione che ha portato qua. Ha avuto successo anche a livello internazionale, ha vinto un’Europa League. E’ stata una cosa nuova per tanti giovani allenatori, si sono viste cose che erano nella testa di molti ma nessuno osava fare. Lui l’ha fatto, poi la sua maniera è unica. Gli altri prendono spunti, e rendere loro l’idea, come ho cercato di fare anch’io».

COSA VUOL DIRE PER ME TORNARE A ROMA? – «I 4 anni a Roma per me sono stati importanti, sono arrivato a 22 anni, ho avuto modo di assaggiare quello che all’epoca era il campionato più forte del mondo, ho avuto la possibilità di lavorare con un allenatore come Capello che mi ha voluto a Roma, poi ho proseguito il lavoro con tanti altri allenatori. Sono 4 anni importanti per me perché mi sono innamorato di un paese come l’Italia, era il 2003 e io sono ancora qua. Ringrazio l’Italia per come mi ha accolto, l’esperienza che ho vissuto a Roma è stata importante perché mi ha permesso di crescere come atleta e come uomo».

I MARGINI DI CRESCITA DELLA ROMA – «Sono squadre che sono all’inizio, è solo la settima giornata. I margini di miglioramento ci sono per tutte, a prescindere dalle ambizioni che hanno. Sono sicuro che la Roma continuerà a crescere. Quando arriva un nuovo allenatore non è che in 2 mesi riesce a stravolgere tutto, con Gasperini hanno margini di miglioramento importanti».

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