PianetaSerieB
·10 dicembre 2025
(C)i siamo anche noi – Dal Casarano al Team Altamura: Chec Doumbia, una storia da supportare

In partnership with
Yahoo sportsPianetaSerieB
·10 dicembre 2025

Il calcio, in quanto fenomeno sociale che attraversa il mondo in ampiezza e profondità, non può che contenere o generare storie che mescolano come nessun altro agente la componente sportiva, umana e associativa.
Ci sono stati tanti esempi e personificazioni di questo principio, ma uno dei compiti della stampa deve (e non dovrebbe) essere quello di andare sempre più a fondo, intercettando racconti che meritano spazio, visibilità e tangibile supporto.
La storia – per restare in tema – odierna è quella di Chec Bebel Doumbia. Per l’autore del seguente articolo, il processo è stato di tipo top-down, dall’alto vero il basso, dal tratto più superficiale al robusto contenuto di uno strato inferiore che la miopia non avrebbe mai portato alla luce.
Il tratto più superficiale, in questo caso, è il calcio. Il centrocampista, a tal proposito, sa giocare davvero bene. Ora in forza al Team Altamura, nel Girone C di Serie C, è reduce da una prestazione da cinque stelle contro il Giugliano, la prima da titolare.
Schierato in mediana assieme a Dipinto, il classe 2007 ha maneggiato tempo e spazio con una semplicità disarmante: giocate semplici, giuste, funzionali, in grado di eludere costantemente le iniziative degli avversari. Approfondendo la sua stagione, è per l’appunto incredibile come si sia rivelato sin da subito così in grado di padroneggiare le situazioni (tra l’altro in uno scontro diretto per la salvezza, vinto 1-0 dai suoi a domicilio).
Partito da questa vetta, l’approfondimento della sua storia, per tornare a quanto detto inizialmente, ha lasciato intendere – perché il web non aiuta – che ci fosse qualcos’altro, un inizio di percorso differente da quelli canonici.
Tesserato dal Team Altamura il 22 novembre, Doumbia fino a quel momento è stato un calciatore del Casarano, altra compagine pugliese, protagonista finora di un eccellente cammino proprio nel Girone C (nonostante sia una neopromossa). Anche qui le date suggeriscono di approfondire: aggregato alla Juniores, Doumbia ha esordito con il suo vecchio club a marzo di quest’anno. Un’ascesa rapida, dominante, ma un elogio irrobustito soprattutto da quanto questo ragazzo ha dovuto sgomitare per emergere.
Per comprendere ciò, è venuto in nostro soccorso Antonio Obbiettivo, Responsabile del Settore Tecnico del Casarano, che ci ha fornito un importantissimo chiarimento in esclusiva: “Questo ragazzo è stato tesserato da noi con primo tesseramento proveniente dal Burkina Faso. Era stato aggregato ad un centro immigrati a Carmiano, si allenava con un gruppo di calciatori africani nelle sue stesse condizioni e alla ricerca di una società che potesse dargli spazio. Lo abbiamo avuto in prova con la Juniores Nazionale e poi lo abbiamo messo in mostra al Torneo di Viareggio. Un cavillo burocratico non ci ha permesso di rinnovare il suo tesseramento anche nei professionisti”.
Un racconto dall’intensità superiore a quella che un articolo può liberare, ma certamente utile per realizzare la genesi di un uomo, prima che calciatore, che ha lottato per fare in modo che i sogni avessero dei contorni un po’ più solidi. Il Casarano gli ha aperto le porte e indicato una strada, l’Altamura sta fornendo i definitivi strumenti per continuare questo viaggio. A noi tutti, stampa, tifosi e appassionati lato sensu, il compito di tifare. Esatto, tifare: queste storie – ecco! – non si banalizzano, si sostengono.
Live


Live







































