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·19 ottobre 2025
Como Juve, Marco Baridon a caldissimo: «C’è un aspetto che più di tutti mi ha preoccupato. È rischioso continuare a…»

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·19 ottobre 2025
(Marco Baridon inviato a Como) – Una sconfitta che fa male, ma a preoccupare è soprattutto il modo in cui è arrivata. Il 2-0 subito dalla Juventus sul campo del Como non è solo la prima battuta d’arresto in campionato, ma un campanello d’allarme che suona fortissimo. Nell’analisi post-partita, il giornalista Marco Baridon ha individuato l’aspetto più inquietante della prestazione bianconera: la totale mancanza di reazione dopo lo svantaggio.
Secondo l’analisi del direttore di JuventusNews24, la cosa che più lo ha preoccupato è che la Juventus, una volta andata sotto, non ha avuto quella reazione forte che invece aveva contraddistinto altre partite difficili. Contro l’Inter, pur perdendo, la squadra aveva lottato fino all’ultimo secondo, trovando un gol della bandiera in pieno recupero. Contro il Borussia Dortmund in Champions League, sotto di due gol, era riuscita in una rimonta clamorosa, strappando un pareggio insperato grazie a una prova di puro orgoglio. A Como, invece, il buio quasi totale. Dopo il gol subito a freddo da Kempf, la Juve è apparsa incapace di cambiare marcia, subendo il gioco organizzato del Como e creando pochissimi pericoli reali, se non con iniziative estemporanee.
Questo porta al secondo, grande problema evidenziato nell’analisi: la dipendenza dai singoli. La Juventus di Igor Tudor, in questo momento, sembra affidarsi soltanto alle folate dei suoi giocatori di maggior talento, Kenan Yildiz e Francisco Conceicao. Sono loro a dover accendere la luce, a inventare la giocata per scardinare le difese avversarie. Ma questo approccio è estremamente rischioso.
Come si è visto proprio oggi, se si spengono loro, si spegne l’intera Juventus. Yildiz, apparso stanco e meno brillante del solito, non è riuscito a incidere. Conceicao, pur provandoci, è stato ben contenuto dalla difesa lariana. Senza le loro magie, l’attacco bianconero è apparso sterile, prevedibile, incapace di trovare soluzioni alternative. La squadra sembra mancare di un gioco corale, di meccanismi offensivi in grado di sopperire alle giornate no dei suoi fuoriclasse.
La sconfitta di Como, dunque, non è solo un incidente di percorso, ma la conferma di limiti preoccupanti. Una squadra che non sa reagire alle difficoltà e che vive solo delle giocate dei singoli è una squadra fragile, vulnerabile. Igor Tudor è chiamato a intervenire in fretta, per ritrovare non solo la vittoria, ma anche e soprattutto quel carattere e quell’organizzazione di gioco che sembrano smarriti. Le proibitive trasferte contro Real Madrid e Lazio arrivano nel momento peggiore: serve una svolta immediata, altrimenti la stagione rischia di complicarsi maledettamente.
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