Juventusnews24
·17 ottobre 2025
Como Juve, Tudor dovrà sciogliere questi due importanti dubbi di formazione: dalla difesa all’attacco, ecco chi potrebbe giocare

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·17 ottobre 2025
La sosta è finita, i nazionali sono tornati. La Juve si rituffa sul campionato e sulla preparazione della delicata trasferta contro il Como, ma Igor Tudor deve fare i conti con un piccolo imprevisto e due grandi dubbi di formazione. Come riportato da Tuttosport, all’appello ieri mancava Weston McKennie, bloccato da un problema aereo e atteso a Torino solo nella giornata di oggi.
Il tecnico croato, che deve ancora fare a meno degli infortunati Bremer e Cabal, ha però le idee abbastanza chiare: si proseguirà sulla strada del 3-4-2-1, con l’ipotesi della doppia punta da utilizzare come soluzione a partita in corso. Le scelte, però, sono tutt’altro che scontate. Il primo nodo da sciogliere riguarda il centro della difesa: chi prenderà il posto di Bremer? Il ballottaggio è tra Federico Gatti e Daniele Rugani. Una decisione che avrà un effetto domino sulla corsia di destra, dove potrebbe agire Kalulu.
Nel cuore di una difesa in piena emergenza, una delle poche certezze è Lloyd Kelly, tra i migliori di questo avvio di stagione. Proprio lui, al podcast ufficiale del club SmallTalks, ha raccontato il suo arrivo in bianconero.
Se in difesa i dubbi sono legati all’emergenza, a centrocampo si va verso la conferma delle gerarchie. La coppia formata da Manuel Locatelli e Khéphren Thuram è in netto vantaggio per una maglia da titolare, con Koopmeiners che sembra destinato a partire ancora dalla panchina. Niente da fare, invece, per Fabio Miretti, il cui rientro in gruppo è previsto solo per la prossima settimana.
In attacco, Tudor sembra intenzionato a puntare sugli uomini più in forma, quelli che dalla nazionale sono tornati con il morale alle stelle. Il favorito per il ruolo di centravanti è Dusan Vlahovic, reduce dal gol con la Serbia. Alle sue spalle, agirà il tridente delle meraviglie formato da un Kenan Yildiz da 3 gol in 2 partite con la Turchia e dall’imprescindibile Francisco Conceicao. Una formazione “anti-crisi” per scacciare la maledizione dei pareggi e tornare, finalmente, alla vittoria.