Conceicao nervoso dopo il cambio nel derby: BordoCam svela un altro retroscena. Era arrabbiato anche perché… | OneFootball

Conceicao nervoso dopo il cambio nel derby: BordoCam svela un altro retroscena. Era arrabbiato anche perché… La ricostruzione completa

Ha fatto molto discutere la reazione di rabbia avuta da Francisco Conceicao al momento della sostituzione durante il derby tra Juventus e Torino. Le telecamere di DAZN hanno ripreso l’esterno portoghese visibilmente frustrato, lasciando aperto l’interrogativo su chi fosse il destinatario di quel nervosismo.

Sebbene una prima risposta fosse arrivata già sabato sera, solo ora l’episodio è stato ricostruito nei dettagli, grazie alla rubrica BordoCam di Davide Bernardi.

La ricostruzione di BordoCam

Il giornalista ha spiegato la dinamica della sostituzione. «Lui esce dal campo e si capisce subito che non è tanto contento». Nonostante la delusione del giocatore, la reazione di Luciano Spalletti è stata positiva: «Spalletti gli dà un bacio sulla nuca dicendogli: ‘Bravissimo!’».

Il problema, quindi, non era il tecnico. La frustrazione di Conceicao, noto per voler sempre restare in campo, era tangibile: dopo essersi seduto, «a un certo punto apre la bottiglia ed è talmente frustrato che quasi si vuole mangiare il tappo dalla rabbia».

È stato Dusan Vlahovic a intervenire per calmarlo. Parlando con l’attaccante serbo – elogiato di recente per la sua leadership – Conceicao ha spiegato il motivo del suo malumore: lamentava il fatto che nel secondo tempo, pur essendoci spazio per servirlo, fosse stato cercato poco, a differenza di Yildiz sull’altra fascia, che aveva toccato molti più palloni.

Con chi ce l’aveva?

Ma il gesto di stizza ripreso dalle telecamere, quel “vaffa” plateale? Bernardi chiarisce: «In realtà era rivolta verso il povero cameraman che stava lì e stava cercando di riprendere questa situazione. Ma poi Vlahovic, che è un po’ più esperto, capisce la potenzialità di quell’immagine lì e cerca di tappargli la bocca». Nessun caso con Spalletti o i compagni, dunque, ma solo frustrazione agonistica e un gesto istintivo verso l’operatore DAZN, sedato dall’intervento da leader di Vlahovic.

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