Condò fiducioso: «Retegui e Donnarumma spingono l’Italia. Gattuso ha un salvagente preziosissimo» | OneFootball

Condò esprime la propria fiducia nei mezzi e negli strumenti a disposizione di Gattuso in vista della qualificazione ai prossimi mondiali: le sue parole

Nel commento a caldo sulle pagine del Corriere della Sera, il giornalista Paolo Condò ha analizzato la vittoria dell’Italia contro Israele, che ha assicurato alla Nazionale il passaggio ai playoff Mondiali. La qualificazione è stata festeggiata nonostante una prestazione non particolarmente brillante, come sottolineato dallo stesso Condò: «Se il successo di ieri non è stato convincente come altri — modesto il primo tempo, un po’ meglio la ripresa — la regola del centravanti esce comunque confermata dalla doppietta di Retegui».

Condò ha messo in evidenza come la Italia sia riuscita a dominare la partita nonostante le difficoltà iniziali, con Israele che ha spinto alto, mettendo in difficoltà la retroguardia azzurra con delle palle gol pericolose. Tuttavia, la situazione si è sbloccata grazie a un rigore nel finale del primo tempo, che ha permesso all’Italia di prendere il vantaggio. Da lì, la squadra ha iniziato a crescere, con Retegui che ha segnato una splendida doppietta e Donnarumma che ha messo in mostra due parate decisive.

Condò ha sottolineato anche la crescita del Ct Gattuso nel suo approccio, con la squadra che si è adattata e ha trovato la via della vittoria. «Non è davvero male, e questo a prescindere dalle avversarie visto che la nostra cultura contempla lunghi periodi di imbattibilità, non goleade», ha scritto Condò, mettendo in luce il percorso di Gattuso, che sta riuscendo a far crescere la squadra.

In conclusione, Condò ha evidenziato come il portiere Donnarumma sia diventato un vero e proprio salvagente per la Nazionale, un punto fermo per il gruppo, sottolineando che in futuro sarà importante continuare su questa strada, soprattutto in vista dei playoff Mondiali. La prestazione dell’Under 21, che ha travolto l’Armenia con un 5-1, ha rafforzato ulteriormente l’idea di un movimento azzurro che sta rinascendo e che ha bisogno di una qualificazione ai Mondiali per consolidarsi ulteriormente.