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·28 aprile 2025

Condò non ha dubbi: «Inter? Ecco quando ha iniziato a sgretolarsi»

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Condò, il giornalista ha analizzato il momento difficile che sta vivendo l’Inter, reduce dal terzo ko consecutivo: le sue dichiarazioni

Paolo Condò, sulle pagine del Corriere della Sera, ha esaminato la situazione critica che sta attraversando l’Inter, reduce da tre sconfitte consecutive. In un lasso di tempo breve, i nerazzurri, che aspiravano al triplete, si sono ritrovati a temere di concludere la stagione senza alcun trofeo. Ecco le sue dichiarazioni.

LE PAROLE DI CONDO’ SUL MOMENTO DEI NERAZZURRI – «L’Inter adesso deve prendere un bel respiro. Ha cominciato a sgretolarsi dopo l’ultima pausa Nazionali. Due secondi tempi faticosi contro l’Udinese (grazie Sommer) e a Parma (da 0-2 a 2-2) inframezzati dal pareggio nel primo derby di coppa, poi l’impresa di Monaco che pareva riallineare gli astri. Ma da lì in poi, prima il calo e poi il crollo: l’ultima vittoria sul Cagliari, la difesa un po’ troppo eroica a San Siro col Bayern, le tre sconfitte di fila senza segnare un gol. L’Inter è stanca e le energie del suo attacco si esauriscono con i due titolari: fuori Thuram diventa impossibile far rifiatare Lautaro, e i 95 minuti che si è sciroppato ieri non sono un buon viatico per Barcellona. Però c’è qualcosa d’altro nella crisi nerazzurra, l’incapacità di gestire nervosamente la discesa della sabbia nella clessidra. Innescata dal gol di Orsolini, la spirale negativa ha sostituito in un amen quella positiva post Bayern. Dopo il primo gol di Jovic, il derby di ritorno non ha avuto storia. Dopo il vantaggio di Soulé, la conta delle palle-gol ieri è stata impietosa».


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VERSO IL BARCELLONA – «È chiaro ora che i tre giorni fra la Roma e il Barcellona diventano i più importanti della stagione, un po’ per i recuperi possibili (e necessari), molto perché la strapotenza offensiva del Barça — impressionante il 3-2 al Real Madrid nella finale di Copa del Rey — non si coniuga con l’impermeabilità difensiva, e i supplementari a perdifiato qualcosa toglieranno. Ma per approfittarne ci vorrebbe l’Inter «ingiocabile» (copyright Mkhitaryan) di fine gennaio, perché era convinta di esserlo e questo la elevava sopra ogni problema: non la squadra che al primo problema — e il secondo nome di Yamal, Pedri e Raphinha è appunto problema — si sente perduta».

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