Conferenza stampa Angelozzi: «Belotti ha rinunciato a soldi per venire a Cagliari. Vi spiego le operazioni per Palestra, Rodriguez e Zé Pedro» | OneFootball

Conferenza stampa Angelozzi: «Belotti ha rinunciato a soldi per venire a Cagliari. Vi spiego le operazioni per Palestra, Rodriguez e Zé Pedro» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Cagliarinews24

Cagliarinews24

·4 settembre 2025

Conferenza stampa Angelozzi: «Belotti ha rinunciato a soldi per venire a Cagliari. Vi spiego le operazioni per Palestra, Rodriguez e Zé Pedro»

Immagine dell'articolo:Conferenza stampa Angelozzi: «Belotti ha rinunciato a soldi per venire a Cagliari. Vi spiego le operazioni per Palestra, Rodriguez e Zé Pedro»

Conferenza stampa Angelozzi: il direttore sportivo del Cagliari interviene dopo la fine della sessione estiva di calciomercato. Le sue parole

Guido Angelozzi parla dalla sala stampa dell’Unipol Domus dopo la fine del calciomercato estivo. Il direttore sportivo del Cagliari interviene in conferenza stampa per commentare quanto fatto nell’opera di costruzione della rosa di Fabio Pisacane. Le sue parole:


OneFootball Video


IL CAGLIARI CHE AVEVA IN TESTA – «Quando ho accettato di venire a Cagliari mi piaceva la città e la Sardegna, sono un isolano siciliano. Detto questo c’era il Cagliari, squadra affrontata da calciatore e da dirigente, volevo fare un’esperienza qui. Mi sono accorto subito che qui c’era materiale societario e di organizzazione, le cose giuste per fare bene. Ci sono da due mesi e come primo periodo mi sento soddisfatto, potevamo fare di più nel mercato anche se abbiamo fatto bene. Colpo più eclatante? Quando si fa un’operazione, io non la faccio se non ci sono tutte le componenti tenciche ed economiche. Ci sono state operazioni molto soddisfacenti, pensiamo a Esposito che l’anno scorso ha fatto molti gol, lui ed il procuratore hanno scelto Cagliari. In tanti lo volevano, ma lui ha scelto noi: per me quella è un’operazione bellissima. Rodriguez è un 2005 che può fare grandi cose, lo volevano anche Bayern Monaco e Leverkusen, è il 25° uruguagio del Cagliari».

CESSIONI PICCOLI E ZORTEA – «Il presidente aveva detto che non voleva cedere Zortea e Piccoli a meno di grandi offerte. Quella di Piccoli l’abbiamo chiuseapoco prima del match con la Fiorentina, non pensavamo di cederlo, ma poi sono arrivate quelle grandi richieste. Ci siamo riuniti per capire cosa fare, erano operazioni importanti per la società e come settore tecnico abbiamo deciso fosse giusto cederli. Da quel momento è scattato in piano B, Pisacane ha detto che voleva tre giocatori e ne sono arrivati quattro. Abbiamo provato ad accontennare aspetto tecnico e società, i due difensori li seguivamo da tempo anche se avevamo delle alternative».

SCOUTING – «Abbiamo provato ad accontare aspetto tecnico e società, i due difensori li seguivamo da tempo anche se avevamo delle alternative. Ringrazio il settore scout che ho trovato qui, da Cossu a Muzzi, ci portano tante occasioni che ci hanno facilitato il lavoro! Hanno fatto tante relazioni, loro lo seguivano da due anni, Andrea Cossu ha fatto una relazione su Rodriguez due anni fa!»

SCELTA DELL’ATTACCANTE – «Mister e presidente mi hanno frenato dal prendere stranieri, abbiamo spulciato tra vari attaccanti italiani. Potevamo prendere Cutrone, il Parma ha anticipato; c’erano anche Mota Carvalho, Cheddira e Belotti. Abbiamo fatto una valutazione, Belotti ha chiamato il mister dicendo che voleva venire a Cagliari, parlo dell’ultimo giorno. Io, Romei e Giulini ci abbiamo parlato per venti minuti, abbiamo percepito la sua voglia di rivalsa e l’abbiamo preso. Non potevamo fargli un contratto più lungo, ma ci rivedremo tra 15 giorni per il suo contratto e fargli continuare il suo percorso con noi. Belotti non è finito, ha 31 anni, fino a 35/36 si può. Anche Lukaku ha più di 30 anni e il Napoli l’ha pagato più di 30 milioni, Belotti è la storia del calcio italiano, quando ero al Sassuolo mi faceva sempre gol. Roma e Firenze sono piazze difficili, ci si può brucire, per noi lui è stato un colpo fortunato, siamo molto soddisfatti».

SOSTENIBILITA’ E GIOVANI/BELOTTI – «Noi siamo una squadra troppo giovane per la Serie A, gli unici grandi sono Mina, Pavoletti – che sta lottando per poterci dare una mano ed anche l’anno scorso è stato importante – Belotti ne ha solo 31, ha ancora 5 anni. E allora la Cremonese che ha preso Vardy? Ha quasi 38 anni, abbiamo preso uno che ha fatto più di 100 gol, penso siamo uno esperto per la nostra squadra. Nel nostro attacco sono tutti giovani, prendiamo lui che sulla carta ha un grande peso: è stata questa la grande scelta. Se vedete ci siamo rinforzati con giovani come Palestra e Rodriguez; Ze Pedro per noi è un giocatore esperto. La rosa del Cagliari è tra le più giovani e piene di italiani in Serie A».

LATO ECONOMICO BELOTTI E NON – «Belotti ha lasciato dei soldi per venire qua, non volevo dirlo, ma si è autofinanziato. Quando succedono queste cose io me li porto in spalla, mi hanno detto che a Como si allenava come un bambino. Un mio ex giocatore mi ha detto che sembra Berardi per lo spirito, negli allenamenti vuole sempre giocare e vincere. E’ venuto subito con la famiglia, è convinto di far bene, ha grande voglia! Ha 31 anni, ha fatto il campionato mondiale per club, lui e Zé Pedro sono giocatori che hanno giocato in club importanti fino a due mesi fa».

PALESTRA – «Giulini non voleva fare questa operazione, abbiamo cercato un giocatore con le sue caratteristiche di duttilità e gamba. Io pensavo fosse uno dei laterali più forti in Europa, alla fine ho convinto il presidente. Lui può darci una grande mano anche se è solo in prestito, sono cose che fanno anche le grandi società: vedi la Juventus con Kolo Muani. Siamo soddisfatti noi come mister Pisacane! A parte Palestra gli altri sono tutti di proprietà o con diritto di riscatto. L’anno scorso è stato fatto un mercato molto costoso, quest’anno abbiamo preso giocatori forti come Kilicsoy, Esposito e Zé Pedro. Possono aiutarci a raggiungere la salvezza!».

DIFFICOLTA’ NEL SUO LAVORO – «Sono cambiate tante cose da quando ho iniziato, ho il mio metodo anche se ora ci sono più dati. Io continuo ad essere quel vecchietto che si è fatto strada, a me piace conoscere i giocatori e guardarli negli occhi. Se sento che posso fidarmi lo faccio, vedi com’è successo con Belotti; parlarci mi ha dato la voglia di concludere l’operazione».

CAVUOTI, LITETA E FUTURO DI ROG – «In difesa siamo in tanti, a centrocampo 8 con Rog, siamo completi giocando a tre; ci sono anche Cavuoti e Liteta! Cavuoti è stato tra i più richiesti in Serie B, Pisacane voleva un giocatore mancino come lui e l’abbiamo tenuto. Liteta è un 2006 molto forte in prospettiva, poi ci son tutti gli altri. Ho pensato a prendere un altro centrocampista, ma poi avremmo dovoto fare una cessione. Rog dovrebbe partire, ma deve trovare l’accordo sotto l’aspetto economico: lui sa che non rientra nei nostri compagni. La società cercherà di accotentarlo. Ho pensato di prendere un giovane, ma non volevo penalizzare i nostri. Giulini mi ha detto che è importante la prima squadra, ma anche il settore giovanile; dovevamo continuare con questo percorso».

LINEA VERDE – «Se guardate la mia storia, ho sempre fatto la linea verde e mi hanno sempre dato dell’incosciente. In B ho vinto con la squadra più giovane, è il mio modo di lavorare. Se mi chiedono di fare una squadra esperta non è nel mio costume, poi i grandi servono in una squadra! Non cambio il mio modo di pensare, a Frosinone eravamo la squadra più giovane d’Europa. Per me i giovani devono semplicemente essere forti!».

FOLORUNSHO E CAPRILE – «Caprile ha avuto richieste, ma la società sul portiere va avanti e non accetta richieste. E’ un nostro punto forte! Folorunsho è un giocatore importante, ha esperienza perché ha fatto dei campionati in Serie A: è forte lui come lo sono Esposito e Gaetano. Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto, lo stesso vale per le partite giocate finora. La squadra ha reagito benissimo contro la Fiorentina nonostante avessimo appena ceduto Piccoli. A Napoli abbiamo fatto una grande prestazioni nonostante il gol alla fine, non abbiamo preso tanti tiri in porta contro i campioni d’Italia. Succede di prendere gol alla fine, l’importante è avere voglia ed organizzazione. Pisacane è un allenatore forte per cui sono sereno».

OPERAZIONE PER ZE’ PEDRO E RODRIGUEZ – «Se ci fate caso nelle prime partite non avevamo alternative in panchina come difensori centrali. Abbiamo cercato per tanto tempo giocatori, alcuni costavano troppo e altri non ci piacevano. Alla fine il presidente ha chiesto di prendere uno esperto ed un giovane, abbiamo messo in organico un giocatore di prospettiva come Rodriguez. Il Porto non voleva cedere Zé Pedro senza avere il sostituto».

PICCOLI, TEMPI DELL’OPERAZIONE – «E’ stato un caso che fosse nella settimana della partita con la Fiorentina, sono stati anticipati i tempi, hanno capito che altre squadre potevano inserirsi. Noi abbiamo detto no a tante squadre, c’erano le prime quattro della serie A oltre a squadre straniere: non arrivavano però a fare quell’offerta che ha fatto la Fiorentina».

Visualizza l' imprint del creator