Calcionews24
·24 ottobre 2025
Conferenza stampa Chivu: «Napoli? Sarà una partita combattuta, entrambe le squadre vorranno dire la loro. Milan Como a Perth? Io ho imparato a non lamentarmi»

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Alla vigilia di Napoli Inter, valida per l’8ª giornata di Serie A 2025/26, Cristian Chivu presenta la sfida in conferenza stampa. L’appuntamento delle ore 14:00: ecco le parole riprese da InterNews24.
QUALI INSIDIE PER LA PARTITA COL NAPOLI? – «C’entra poco quello che è accaduto. Ciò che è conta è che si affrontano la squadra campione d’Italia con la vice-campione d’Italia. Sono convinto che le ambizioni sono altissime da entrambe le parti, sarà una partita combattuta dove entrambe le squadre vorranno dire la loro ambizione, la loro voglia di portare a casa il risultato».
LA SCELTA DI CONCEDERE UN GIORNO DI RIPOSO EXTRA ALLA SQUADRA – «A me sembra normale un giorno di riposo. Il miglior allenamento per una squadra è il riposo. Veniamo da un periodo dove molti di loro hanno fatto 10 giorni di ritiro in nazionale e a casa non ci sono mai stati perché sono arrivati a Milano e siamo partiti per Roma, siamo rientrati alle 5 di mattina e il giorno dopo siamo partiti per il Belgio, dove abbiamo passato due giorni lì non avendo la possibilità di rientrare subito dopo la partita. Mi sembrava giusto staccare un po’, concedere ai ragazzi una giornata insieme alle famiglie. A volte bisogna staccare e non pensare sempre alle solite cose, io mi fido della loro professionalità e della loro responsabilità. Siccome si gioca tanto, a volte è difficile fare allenamenti per preparare meglio la partita».
SU MILAN COMO A PERTH? – «Io ho imparato a non lamentarmi. Nella vita è uno spreco di energie lamentarsi e trovare sempre le cose negative, bisogna vedere anche il lato positivo, qualora ci fosse. Poi non sta a me: io ho fatto un’amichevole a Bengasi in Libia e non mi sono lamentato, sono andato felicemente là. E’ un’opportunità per far vedere che il calcio è internazionale, che siamo professionisti e abbiamo il dovere di fare determinate cose. Poi sta ad un allenatore e ad una società gestire le risorse e le energie. Magari impareremo a fare cose per il bene della squadra, dandogli qualche giorno in più di riposo».









































