Napoli-Inter, il doppio ex Pandev: “Napoli disastroso col PSV, ma Conte in Serie A resta un fuoriclasse” | OneFootball

Alla vigilia del big match tra Napoli e Inter, l’ex attaccante Goran Pandev, che in carriera ha vestito entrambe le maglie, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, analizzando il momento della squadra di Antonio Conte e le prospettive della sfida del Maradona.

Napoli-Inter, il doppio ex Pandev: “Napoli disastroso col PSV, ma Conte in Serie A resta un fuoriclasse”

Pandev non ha usato mezzi termini nel commentare la pesante sconfitta degli azzurri in Champions League contro il PSV: “Il Napoli a Eindhoven mi ha deluso. Ha fatto una partita disastrosa. In Europa non si devono fare queste figure. Una squadra come il Napoli deve sempre mostrare personalità, soprattutto quando affronta avversari di livello.”

Secondo l’ex attaccante macedone, la prestazione in Olanda non rispecchia il valore reale della rosa azzurra: “Le qualità ci sono, ma in Europa la concentrazione deve essere totale. Gli errori individuali e le disattenzioni si pagano a caro prezzo.”

“Conte in Italia è un fuoriclasse”

Nonostante le difficoltà europee, Pandev ha voluto sottolineare il valore del tecnico salentino: “Conte, soprattutto in campionato, è un fuoriclasse. Sa come costruire una squadra vincente, ha un’intensità e una mentalità uniche. In Italia è uno di quei tecnici che fanno la differenza, come dimostrano i titoli vinti e la capacità di creare gruppi uniti.”

Sulla sfida con l’Inter, l’ex attaccante del Triplete ha aggiunto: “Champions e Serie A sono due mondi diversi. Per l’Inter non sarà una passeggiata, il Napoli ha orgoglio e vuole reagire. Più che la tattica, credo che domani possa essere decisiva una grande giocata individuale, in una cornice incredibile come quella del Maradona.”

I ricordi di Napoli

Nel corso dell’intervista, Pandev ha anche ripercorso i suoi anni in azzurro, tra ricordi e affetto per la città: “Napoli mi è rimasta nel cuore. Abitavo al Vomero e spesso cenavo a Posillipo. Mi dispiace non aver ancora visitato il murale di Diego ai Quartieri Spagnoli. È un simbolo di ciò che rappresenta il calcio per quella città.”

Sul carattere e la crescita del club partenopeo, ha aggiunto: “Non sono scaramantico, credo nel lavoro, nella correttezza e nella determinazione. Queste erano le qualità del Napoli quando ci ho giocato io. Si percepiva che quella società avrebbe raggiunto grandi traguardi, e così è stato.”