Conte, Paganini analizza il flop europeo: «Ha una idiosincrasia con gli impegni ravvicinati». Poi l’appello sul futuro | OneFootball

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·5 novembre 2025

Conte, Paganini analizza il flop europeo: «Ha una idiosincrasia con gli impegni ravvicinati». Poi l’appello sul futuro

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Conte, i 4 punti in Champions riaccendono il dibattito. Paganini a TMW Radio spiega la difficoltà storica del tecnico con gli impegni ravvicinati

Quattro punti in quattro partite di Champions League. È questo il magro bottino del Napoli di Antonio Conte, un rendimento che non rispecchia affatto il dominio che la squadra sta imponendo in campionato. Questo andamento altalenante riaccende inevitabilmente un vecchio leitmotiv del calcio italiano: la presunta difficoltà oggettiva di Antonio Conte nelle competizioni europee.

Il tecnico, un cannibale nelle competizioni nazionali, sembra faticare a replicare la sua incisività sul palcoscenico continentale. A TMW Radio, l’opinionista Paolo Paganini ha analizzato questa tendenza, offrendo una chiave di lettura che va oltre la singola stagione al Napoli.


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Secondo l’analisi di Paganini, il problema di Conte con l’Europa è storico e quasi strutturale. L’opinionista ha parlato di un vero e proprio rapporto conflittuale dell’allenatore con gli impegni ravvicinati. Non è una novità: Conte ha mostrato queste difficoltà da sempre, e le “stesse problematiche” si sono viste in tutte le sue esperienze precedenti, sia alla Juventus che all’Inter o al Chelsea.

Paganini ha identificato Conte come un tecnico che, dal punto di vista metodologico e della “programmazione”, soffre le coppe. Il suo approccio, basato su un lavoro settimanale intenso e sulla preparazione meticolosa di una gara alla volta, mal si concilia con il ritmo frenetico imposto dalla Champions League.

Conte, Paganini chiarisce l’obiettivo del tecnico del Napoli

L’analisi di Paolo Paganini si spinge oltre la semplice gestione della fatica. Secondo l’opinionista, un allenatore e una squadra che vogliono crescere e raggiungere il livello top, devono imparare a “essere protagonisti in Europa”. Questo significa competere su due fronti contemporaneamente, gestendo energie fisiche e mentali.

Il limite di Conte, secondo questa lettura, è proprio questo: il tecnico tende a “puntare a un obiettivo” soltanto. Inevitabilmente, l’obiettivo che viene sacrificato è quasi sempre quello europeo, a vantaggio del campionato, dove la sua programmazione settimanale risulta vincente.

La difficoltà nel gestire il doppio impegno ravvicinato sarebbe quindi la causa principale di un rendimento europeo spesso al di sotto delle aspettative, un tema che il Napoli sta sperimentando in queste prime quattro giornate di Champions League.

PAROLE – «Ha una idiosincrasia con gli impegni ravvicinati, è da sempre che è cosi. Le stesse problematiche ce le ha avute con le altre. E’ uno che soffre dal punto di vista della programmazione le coppe. Se vuoi crescere come squadra e allenatore devi essere protagonista in Europa, invece lui punta a un obiettivo».

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