Inter News 24
·24 ottobre 2025
Conte torna a sfidare Chivu, lo scorso anno in Parma Napoli perse le staffe: «Ti vengo a prendere!». Ecco cosa successe

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·24 ottobre 2025

La sfida tra Napoli e Inter di domani pomeriggio non sarà solo uno scontro diretto cruciale per la classifica, ma anche il secondo atto di una rivalità accesa e personale tra i due allenatori, Antonio Conte e Cristian Chivu. Come ricostruito da Calciomercato.com, il nastro va riavvolto allo scorso 18 maggio, penultima giornata del campionato 2024/25, quando il Parma allenato proprio da Chivu ospitò il Napoli di Conte, in un testa a testa infuocato con l’Inter di Simone Inzaghi per lo Scudetto.
Quella partita al Tardini fu un concentrato di emozioni, tensioni e polemiche. Il Napoli, arrivato con un punto di vantaggio sulla Beneamata (impegnata a San Siro con la Lazio), cercava la vittoria per mettere le mani sul titolo. Ma la porta del Parma sembrò stregata: tre legni colpiti dagli azzurri (traversa di Anguissa, pali di Politano e McTominay). Nel frattempo, da Milano arrivavano notizie contrastanti: l’Inter andò in vantaggio, poi fu raggiunta sul 2-2 dalla Lazio su rigore al 90′. Quel pareggio bastava al Napoli per mantenere la testa, ma il clima al Tardini era rovente.
Le proteste dalla panchina di Chivu per un fallo non fischiato scatenarono la reazione furiosa di Conte. Ne nacque una parapiglia tra le due panchine che portò all’espulsione di entrambi i tecnici. Conte, fuori di sé, prese di mira anche il vice di Chivu, Antonio Gagliardi (suo ex collaboratore in Nazionale), rivolgendogli insulti e minacce prima di accomodarsi in tribuna. Un finale surreale, con quattro allenatori espulsi (anche Inzaghi e Baroni lo furono a San Siro) e un rigore concesso al Napoli al 96′ e poi annullato dal VAR per un fallo a inizio azione. Finì 0-0, un risultato che consegnò di fatto lo Scudetto ai partenopei.
A distanza di cinque mesi, lo scenario è diverso: Chivu guida l’Inter, Conte cerca di risollevare il suo Napoli. Entrambe le squadre sono appaiate a 15 punti, ma arrivano alla sfida con stati d’animo opposti: la compagine milanese lanciata da sette vittorie consecutive, gli azzurri reduci da due sconfitte pesanti. L’unica cosa che non sembra cambiata è la tensione tra i due allenatori, pronti a darsi nuovamente battaglia, dentro e fuori dal campo.
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