Cremonese, bilancio in rosso nell’anno del ritorno in Serie A: Arvedi versa 37 milioni come sponsor | OneFootball

Cremonese, bilancio in rosso nell’anno del ritorno in Serie A: Arvedi versa 37 milioni come sponsor | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·26 novembre 2025

Cremonese, bilancio in rosso nell’anno del ritorno in Serie A: Arvedi versa 37 milioni come sponsor

Immagine dell'articolo:Cremonese, bilancio in rosso nell’anno del ritorno in Serie A: Arvedi versa 37 milioni come sponsor

La Cremonese è tornata a dare battaglia in Serie A, dopo la promozione della passata stagione. Nonostante le tre sconfitte consecutive, la squadra guidata da Davide Nicola si trova attualmente in undicesima posizione in campionato con 14 punti ottenuti nelle prime 12 giornate.

Per raggiungere l’obiettivo salvezza, il club lombardo può contare sull’ingente sforzo economico da parte della proprietà, che dall’estate del 2007 porta il nome dell’imprenditore imprenditore Giovanni Arvedi. L’uomo d’affari ha salvato il club da una crisi finanziaria molto grave ed è riuscito anche a portarlo dalla Serie C fino alla Serie A, prima della retrocessione maturata nel 2023 a cui è seguita, la scorsa stagione, una nuova promozione in Serie A.


OneFootball Video


Arvedi è il fondatore della Finarvedi Spa, holding che opera dal 1985 nel settore della siderurgia e dal 2007 non ha mai fatto mancare il suo impegno, a livello economico, alla società grigiorossa. Arrivando fino a cifre record nel corso del 2022/23 e, come vedremo, anche durante la stagione 2024/25.

Quanto ha speso Arvedi Cremonese – Le cifre degli ultimi anni

Come emerge dal bilancio che Calcio e Finanza ha consultato, infatti, «l’ammontare dei proventi dagli sponsor ufficiali e istituzionali è generato dai contratti sottoscritti a tale titolo per la stagione sportiva 2024/2025 riconducibili, principalmente, a società del Gruppo Finarvedi i quali ammontano a complessivi euro 37 milioni contro gli euro 32 milioni della precedente stagione sportiva».

La cifra è in aumento rispetto a quella stanziata dalla proprietà nella stagione 2024/25 e rappresenta quasi il 65% del fatturato della Cremonese rispetto all’impatto pari al 55% dei 32 milioni versati durante la annata 2023/24.

Immagine dell'articolo:Cremonese, bilancio in rosso nell’anno del ritorno in Serie A: Arvedi versa 37 milioni come sponsor

Ampliando l’analisi, dal 2020 al 2025 le risorse provenienti da società controllate da Arvedi sono passate da un minimo di 14,35 milioni di euro del 2021 fino appunto ai 42 milioni della stagione legata alla Serie A, per un totale che – con l’apporto emerso dall’ultimo esercizio – ha toccato 159,9 milioni di ricavi nel giro di sei anni, con una media di 26,6 milioni annui.

Come detto, nell’ultimo bilancio, chiuso con un rosso di quasi 7 milioni di euro, le risorse provenienti da Arvedi sono state pari quasi al 65% sul totale degli introiti registrati dalla Cremonese, con un impatto negli ultimi cinque esercizi pari al 56%. La quota versate da società riconducibili alla proprietà, negli ultimi bilanci, ha sostanzialmente garantito la copertura della spesa sostenuta per gli stipendi dei tesserati, pari a 117,6 milioni contro i 159,9 milioni versati come sponsorizzazioni.

Cremonese, il bilancio 2025: i ricavi

Nel dettaglio, la Cremonese ha registrato ricavi per complessivi 57,4 milioni di euro nella stagione 2024/25 (rispetto ai 57,7 milioni di euro nella stagione 2023/24), con la quota maggiore legata ai ricavi commerciali, pari a oltre 42,5 milioni di euro di cui appunto 37 milioni legati alle sponsorizzazioni da parte della proprietà.

  • Ricavi da gara: 1,7 milioni di euro;
  • Ricavi commerciali: 42,5 milioni di euro;
  • Ricavi da diritti tv: 895mila euro;
  • Ricavi gestione calciatori: 5,6 milioni di euro;
  • Altri ricavi: 6,7 milioni di euro;
  • TOTALE: 57,4 milioni di euro. 

Cremonese, il bilancio 2025: i costi

I costi sono stati pari a complessivi 65 milioni di euro, in aumento rispetto ai 54 milioni dell’esercizio al 30 giugno 2024. A pesare in particolare sono stati i costi per il personale, pari a 38,6 milioni di cui 22,3 milioni legati agli stipendi dei tesserati. Tra le altre voci, gli ammortamenti legati ai diritti dei calciatori sono stati pari a 8 milioni.

  • Costi per il personale: 38,6 milioni di euro;
  • Ammortamenti e svalutazioni: 11,8 milioni di euro;
  • Costi per servizi: 8,5 milioni;
  • Altri costi: 6,1 milioni di euro;
  • TOTALE: 65 milioni.

Il risultato netto è stato così negativo per 6,9 milioni di euro, rispetto all’utile di 2 milioni dell’esercizio precedente. I debiti lordi al 30 giugno 2025 erano pari a 27,2 milioni (19,7 milioni al 30 giugno 2024), con una posizione finanziaria netta positiva per 1,6 milioni di euro (alla luce di liquidità per 1,8 milioni di euro) mentre il patrimonio netto al 30 giugno 2025 era in calo a 3,7 milioni rispetto ai 10,7 milioni del 30 giugno 2024.

Visualizza l' imprint del creator